I 10 Bonus del 730 che Fanno Risparmiare: Ecco Cosa Controllare nella Precompilata

Con l’avvio della dichiarazione dei redditi 2025, molti contribuenti si preparano a modificare e inviare il proprio modello 730. A disposizione c’è la dichiarazione precompilata, che contiene una grande quantità di dati già caricati dall’Agenzia delle Entrate grazie alle comunicazioni di farmacie, banche, assicurazioni, università, Inps, aziende sanitarie e altri enti.

Secondo il Ministero dell’Economia, per la stagione fiscale in corso sono stati trasmessi oltre 1,3 miliardi di documenti, di cui 1,06 miliardi riferiti solo alle spese mediche. La stragrande maggioranza degli sconti fiscali si concentra però su poche voci. In particolare, 10 agevolazioni fiscali costituiscono il 93% di tutte le informazioni precaricate nella precompilata.

Conoscerle è fondamentale per chi gestisce in autonomia il proprio 730: alcune spese vanno solo controllate, altre devono essere aggiunte a mano se mancanti. Ecco i 10 bonus più usati, con i dati aggiornati e le indicazioni essenziali per sapere cosa cercare.

1. Spese sanitarie

È la detrazione più usata: compare nel 72,9% delle dichiarazioni. Parliamo di ticket, ricevute mediche, acquisti in farmacia. Tutti dati che vengono inseriti in automatico grazie a oltre un miliardo di documenti inviati.

2. Ristrutturazioni edilizie

Usata nel 34,9% dei modelli, consente di recuperare il 50% delle spese per lavori in casa o nel condominio. L’importo medio per contribuente si aggira sugli 841 euro all’anno, e comprende anche rate di anni precedenti.

3. Polizze assicurative

Circa 17 contribuenti su 100 dichiarano i premi versati per assicurazioni sulla vita o contro gli infortuni. La detrazione riguarda i contratti conformi ai requisiti fiscali e i dati arrivano direttamente alle Entrate.

4. Interessi sul mutuo

Inseriti nel 14,1% delle dichiarazioni, questi interessi si riferiscono ai finanziamenti per l’acquisto della prima casa. Gli importi sono già caricati nel sistema, ma vanno sempre controllati, soprattutto se il mutuo è stato rinegoziato.

5. Contributi previdenziali obbligatori

Questa deduzione riguarda lavoratori e pensionati che versano all’INPS o ad altri enti. È presente nel 10,4% delle dichiarazioni e vale in media 6.350 euro dedotti.

6. Fondi pensione integrativi

Permettono di risparmiare tasse su quanto accantonato per la pensione futura. Si trovano tra il 5% e il 10% delle dichiarazioni e rientrano tra le deduzioni fiscali più convenienti.

7. Spese scolastiche

Riguardano l’iscrizione e la frequenza alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Attenzione: non vale per la mensa se gestita da aziende private. Anche questa voce è tra le più presenti.

8. Tasse universitarie

Le somme versate per l’università pubblica o privata danno diritto a una detrazione, sempre al 19%. I dati vengono forniti dagli atenei e sono precompilati automaticamente.

9. Contributi per assistenza domestica

Chi assume regolarmente colf, badanti o baby sitter può dedurre una parte delle spese. È un bonus usato nel 2,1% delle dichiarazioni, con una media di 812 euro dedotti.

10. Spese funebri

Anche i costi sostenuti per un funerale sono detraibili al 19%, ma solo se il pagamento è tracciabile. Nel 2024 il valore medio inserito nella precompilata è stato di 1.476 euro.

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