Permesso per Matrimonio nel Pubblico Impiego: Diritti, Modalità e Retribuzione
Il matrimonio rappresenta un evento significativo nella vita di ogni persona. Nel pubblico impiego, il Permesso per Matrimonio spettano per 15 giorni consecutivi. Si tratta di un diritto previsto dall’articolo 4 della Legge n. 76 del 2016 e ribadito dai principali Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
Chi ha diritto al Permesso per Matrimonio
Il permesso matrimoniale spetta a diverse categorie di lavoratori del settore pubblico, con modalità leggermente differenti in base alla tipologia contrattuale:
Lavoratori a tempo indeterminato e part-time orizzontale: diritto pieno ai 15 giorni consecutivi retribuiti.
Lavoratori a tempo determinato: possono fruire del permesso retribuito esclusivamente in caso di matrimonio (art. 24, co. 2 CCNL 09.05.2022).
Lavoratori part-time verticale: il diritto è riconosciuto solo per i periodi lavorativi, con trattamento economico proporzionato all’orario previsto (art. 33, co. 9 CCNL 2022).
Modalità di fruizione del Permesso per Matrimonio
Durata: il permesso dura 15 giorni consecutivi, comprensivi di giorni festivi e non lavorativi.
Tempistica: la fruizione deve iniziare entro 45 giorni dalla data del matrimonio.
Eccezioni: in caso di eventi imprevisti documentati, è possibile concordare una nuova data con il dirigente, compatibilmente con le esigenze di servizio.
Ripetibilità: il permesso può essere fruito più volte nella vita lavorativa, a condizione che vi siano nuove nozze valide.
Documentazione: è richiesta, anche in forma di autocertificazione.
Aspetti retributivi
Durante i 15 giorni di permesso matrimoniale:
Il dipendente ha diritto alla retribuzione piena, comprensiva di:
Retribuzione ordinaria
Indennità di posizione organizzativa
Retribuzione di posizione
Sono escluse:
Le indennità legate all’effettiva prestazione (es. straordinari)
Compensi per attività non ordinarie
Inoltre:
Il periodo non incide negativamente su:
Ferie
Maturazione della tredicesima
Anzianità di servizio
Caso particolare: magistrati
Per i magistrati, che non rientrano nel personale contrattualizzato, si applicano regole diverse:
Il primo giorno di congedo matrimoniale comporta una decurtazione dello stipendio pari a 1/3.
Per l’intera durata del congedo, non spetta l’indennità giudiziaria.
Tabella Riassuntiva – Permesso Matrimoniale nel Pubblico Impiego
Categoria
Durata
Retribuzione
Condizioni Particolari
Tempo indeterminato / part-time orizzontale
15 giorni consecutivi
Retribuzione piena
Fruizione entro 45 giorni dal matrimonio
Tempo determinato
15 giorni consecutivi
Retribuita solo per matrimonio
Riferimento: art. 24, co.2 CCNL 09.05.2022
Part-time verticale
15 giorni (solo per giorni lavorativi)
Proporzionata all’orario
Riferimento: art. 33, co.9 CCNL
Magistrati
Variabile
Stipendio ridotto 1/3 il primo giorno, senza indennità giudiziaria