Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto Istruzione e Ricerca 2022-2024 continua ad essere al centro del confronto tra l’ARAN e le organizzazioni sindacali.
Il tavolo di trattativa, che coinvolge i rappresentanti del personale della scuola, università, ricerca e AFAM, ha messo in evidenza le richieste sindacali più pressanti: tra queste, spiccano le rivendicazioni economiche per un adeguamento salariale del personale scolastico.
Interessati dal rinnovo del CCNL sono circa 1,3 milioni di dipendenti. Nell’ultimo incontro, tenutosi mercoledì 7 maggio, i sindacati hanno ribadito con forza la necessità di aumenti retributivi significativi per tutto il personale scolastico.
Gli aumenti proposti dall’ARAN nel nuovo contratto corrispondono al 6% degli stipendi attuali. Le risorse economiche disponibili prevedono incrementi medi mensili differenziati a seconda del ruolo ricoperto:
Per Flc Cgil e Uil Scuola un aumento del 6% è del tutto inadeguato a recuperare il potere d’acquisto perso in questi anni, visto che l’inflazione ha superato il 16%. Soprattutto in un contesto spesso segnato da carenze strutturali e organici insufficienti. A tal proposito:
Le richieste dei sindacati puntano dunque a un incremento stabile e strutturale degli stipendi, che superi la logica dei premi una tantum e delle indennità temporanee.
Un altro nodo cruciale del negoziato per il rinnovo del CCNL della Scuola 2022-24 riguarda il rafforzamento delle relazioni sindacali e la regolamentazione del lavoro agile.
Le organizzazioni sindacali chiedono di riportare in sede contrattuale materie che, negli ultimi anni, sono state regolate unilateralmente tramite norme di legge, come la distribuzione dei compensi accessori e la definizione degli incarichi.
In parallelo, si sta definendo un quadro normativo più solido per il lavoro agile, soprattutto per il personale tecnico e amministrativo di scuole, università ed enti di ricerca. L’ARAN ha proposto di estendere i giorni di attività in smart working ai lavoratori in particolare condizioni di salute o che assistono familiari con disabilità. Secondo FLC Cgil, invece, tutto il personale docente dovrebbe godere della possibilità di lavorare da casa. E, congiuntamente, di fruire dei buoni pasto. Anche se negli ultimi giorni le parole del Presidente ARAN Antonio Naddeo non fanno ben sperare.
Entrambi i punti rimangono da definire. Ci sarà modo di farlo il 28 maggio, in occasione del prossimo incontro decisivo per avvicinarsi alla firma del CCNL.
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