CCNL Sanità in Stallo: 580mila Lavoratori Ancora Senza Rinnovo. I 172€ Dividono i Sindacati

Nessuna intesa per ora sul rinnovo del contratto collettivo nazionale della Sanità 2022-2024. Anche l’ultimo incontro tra ARAN e sindacati, tenutosi il 27 maggio, si è concluso con un nulla di fatto. La trattativa si è arenata sulle posizioni ancora distanti tra le parti.

Tuttavia, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale ha ribadito la volontà di fare tutto il possibile per arrivare alla firma definitiva del nuovo CCNL, che coinvolge circa 580 mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici, amministrativi e personale sanitario non medico.

Le posizioni dei sindacati nella trattativa per il rinnovo CCNL Sanità

Durante il confronto, alcune sigle sindacali hanno confermato la disponibilità a firmare il nuovo contratto. In particolare CISL FP, NURSIND e FIALS si sono dette pronte alla sottoscrizione, sostenendo che la nuova bozza contiene importanti avanzamenti rispetto al CCNL 2019-2021. Le tre organizzazioni giudicano positivamente i miglioramenti normativi proposti e sembrano intenzionate a chiudere la trattativa nel più breve tempo possibile.

Più critica invece la posizione di CGIL, UIL e NURSING UP, che mantengono una linea contraria alla firma dell’accordo. Per loro, la proposta dell’Aran di aumentare le busta paga di 172 euro al mese rimane inadeguata per tutelare il potere d’acquisto del personale sanitario.

Tuttavia, da NURSING UP è arrivato un segnale di apertura: il sindacato ha lasciato intendere di non voler insistere su ulteriori richieste economiche in questa fase della trattativa, pur ribadendo alcune condizioni avanzate già a gennaio 2025, quando si tentò una prima intesa.

I nodi da chiarire

ARAN ha manifestato apertura a esplorare alcune delle proposte avanzate, soprattutto quelle che non comportano un impatto economico diretto e si è detta disponibile a verificare con i datori di lavoro, in particolare le Regioni, alcune questioni specifiche:

  • la gestione dei turni per gli over 60, da trasformare in diritto soggettivo e non semplice opzione;
  • la flessibilità oraria garantita per genitori soli, con l’introduzione di un vincolo per i datori di lavoro;
  • una ulteriore valorizzazione delle elevate professionalità, rispetto a quanto già incluso nella bozza di gennaio.

Occorre trovare un equilibrio tra i diritti dei lavoratori della sanità e la necessaria continuità dell’assistenza h24”, ha sottolineato il presidente ARAN Antonio Naddeo, evidenziando come alcune richieste rischino di alterare l’organizzazione dei servizi essenziali.

Rinnovo CCNL Sanità: nuovo incontro tra due settimane

Nonostante la spaccatura tra i sindacati resti evidente, l’ARAN ha confermato il proprio impegno a trovare una mediazione che possa portare alla firma del contratto. Un nuovo incontro è stato programmato tra circa due settimane per valutare eventuali aperture e analizzare nel dettaglio i punti emersi nell’ultima seduta.

Il rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024 entra così in una fase cruciale: l’obiettivo è raggiungere un’intesa che possa garantire condizioni più favorevoli ai lavoratori del comparto, senza compromettere l’efficienza del sistema sanitario pubblico.