Il 2 giugno 2025, Festa della Repubblica, cade di lunedì. Essendo una festività nazionale, il trattamento economico in busta paga varia in base al tipo di contratto e alla presenza o meno al lavoro in quel giorno.
Quando una festività cade di domenica, si parla di “festività non goduta”. In questi casi, ai lavoratori spettano sia la normale retribuzione giornaliera sia un’ulteriore quota pari a 1/26 dello stipendio mensile lordo, come previsto dalla legge n. 260/1949 .
Tuttavia, nel 2025 il 2 giugno cade di lunedì, quindi non si configura come festività non goduta. I lavoratori che non prestano servizio in quel giorno riceveranno la normale retribuzione prevista per le festività.
Per i dipendenti che lavorano il 2 giugno, è prevista una maggiorazione della retribuzione, la cui entità varia in base al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato. In alcuni casi, è possibile optare per un riposo compensativo in un’altra giornata, ricevendo comunque la maggiorazione prevista per il lavoro festivo. La maggiorazione infatti non è derogabile perchè deriva dalla maggiore ‘penosità’ del lavoro svolto nel giorno festivo.
I dipendenti pubblici che non lavorano durante le festività non godute, come quelle che cadono di domenica, non ricevono il trattamento economico aggiuntivo previsto per i lavoratori del settore privato. Nel caso del 2 giugno 2025, cadendo di lunedì, la festività è goduta e quindi retribuita normalmente anche per i dipendenti pubblici .
I lavoratori autonomi e i liberi professionisti non hanno diritto alla retribuzione delle festività, a meno che non sia diversamente previsto nei loro contratti o accordi specifici.
In sintesi, il trattamento economico del 2 giugno 2025 in busta paga dipende dalla tipologia di contratto e dalla presenza o meno al lavoro in quel giorno. È importante consultare il proprio CCNL o rivolgersi al proprio consulente del lavoro o sindacalista, per avere informazioni dettagliate sulla propria situazione.