I lavoratori agricoli in attesa della disoccupazione agricola 2025 stanno vivendo settimane di crescente incertezza. Rispetto agli anni scorsi, infatti, le lavorazioni dell’INPS sono in leggero ritardo, e solo una piccola parte dei richiedenti ha visto accolta la propria domanda.
La situazione, però, potrebbe cambiare a breve. Nelle ultime ore l’APP INPS nella versione Mobile, che i lavoratori utilizzano attraverso gli Smartphone, presenta disfunzioni e un rallentamento massivo. E’ un segnale. Un segnale che qualcosa si muove.
Ogni anno, dopo la scadenza del 31 marzo per la presentazione delle domande, l’INPS avvia le lavorazioni delle pratiche per la disoccupazione agricola. I tempi sono già molto lunghi di per sé: INPS, infatti, può metterci fino a 115 giorni di tempo per elaborare le domande.
Tuttavia, nel 2025, i tempi di lavorazione stanno risultando più lunghi del previsto.
Le cause dei ritardi possono includere:
Ad oggi, solo pochi braccianti agricoli hanno ricevuto esito positivo sulla domanda.
Le segnalazioni che ci giungono arrivano principalmente dalla Calabria, dove l’anno scorso numerosi braccianti sono stati impegnati nella raccolta delle pesche. Ma anche qui, comunque, le domanda accolte sono poche.
Per capire l’entità del ritardo, basti sapere che l’anno scorso INPS avviò i pagamenti della disoccupazione agricola il 4 giugno. Quest’anno, nello stesso periodo INPS non ha nemmeno disposto gli accrediti e molte domande risultano ancora in istruttoria o in lavorazione.
Si pensa però che la situazione potrebbe sbloccarsi nel corso di questa settimana. Questo significherebbe un’accelerazione sulle istruttorie ancora ferme e potrebbe portare a un primo flusso di pagamenti già da metà mese. D’altronde, è stato lo stesso INPS a confermare che gli accrediti della disoccupazione agricola 2025 arriveranno da metà giugno.
Gli accrediti avvengono in modo “a flusso”, ovvero non esiste una data unica di pagamento, ma i beneficiari ricevono la somma in base alla data di completamento della lavorazione della propria domanda.
Molti braccianti potrebbero ricevere l’accredito anche tra fine giugno e luglio, a seconda della zona e dei tempi della propria sede INPS. Non resta che attendere le mosse dell’INPS.
Il consiglio è quello di controllare lo stato della domanda dal proprio Fascicolo Previdenziale e prepararsi a eventuali notifiche di accredito nei prossimi giorni.