L’accordo prevede un aumento complessivo del 6,6% sui minimi contrattuali nel biennio 2025-2026, ben al di sopra dell’IPCA, e sarà spalmato in tre tranche. Ma già da giugno 2025, i lavoratori riceveranno aumenti significativi direttamente in busta paga.
Nella busta paga di giugno 2025, i lavoratori inquadrati nel CCSL riceveranno:
Si tratta di un incremento immediato fino a 318 euro lordi, di cui 240 euro netti una tantum e una quota ricorrente mensile che migliorerà anche le voci accessorie (tredicesima, straordinari, PDR).
L’intesa prevede tre fasi di incremento:
Oltre agli aumenti, l’accordo prevede anche miglioramenti sul Premio di Risultato (PDR), con revisione degli indicatori e l’impegno ad aggiornare gli inquadramenti entro fine 2026.
Ecco le tabelle complete con la sequenza di tutti gli aumenti previsti:
Il confronto con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del CCNL Metalmeccanici Industria è invece fermo. I lavoratori coperti da questo contratto, a differenza dei “colleghi” del CCSL, non avendo il contratto ancora rinnovato dovranno attendere.
L’unico possibile adeguamento sarà quello derivante dalla clausola di garanzia, con i minimi retributivi che saliranno in base alla percentuale dell’IPCA. IPCA che dovrebbe essere pubblicato dall’ISTAT nei prossimi giorni (si parla del 12 giugno), ma le stime parlano di cifre molto basse, intorno ai 20-30 euro lordi mensili, senza una tantum.
L’apertura alla trattativa da parte di Stellantis, CNH Industrial, Iveco e Ferrari ha permesso di chiudere l’accordo in un momento complicato per il comparto, segnando una svolta concreta per i lavoratori metalmeccanici.
In attesa che anche il CCNL industria venga rinnovato, chi è coperto dal CCSL potrà già contare su importi certi e consistenti nella busta paga di giugno.