Bonus da 6.000 euro per Giovani Lavoratori: Ecco Dove Conviene Trasferirsi

Una nuova iniziativa locale mira a incentivare i giovani a trasferirsi e lavorare in provincia, offrendo loro un contributo economico di 6.000 euro.

A lanciarla è stato il presidente della Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello, durante l’assemblea di Confapi Varese. L’obiettivo è attrarre talenti e contrastare il fenomeno della fuga dei giovani verso le grandi città.

Perché conviene trasferirsi a Varese

L’iniziativa prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto di 6.000 euro per i lavoratori specializzati che decidono di trasferirsi e lavorare nella provincia di Varese. Il capoluogo lombardo conta circa 800 mila abitanti ed è terzo in Italia per densità di aziende per chilometro quadrato.

Lanciata dalla Camera di Commercio locale e presentata durante l’assemblea di Confapi, l’iniziativa si chiama “Vieni a vivere a Varese”.

Il sostegno economico sarà distribuito in tre annualità da 2.000 euro ciascuna ed è destinato a chi accetta un impiego sul territorio, anche con contratto a tempo determinato.

“Vieni a vivere a Varese”: i requisiti

Per poter beneficiare del contributo, i giovani interessati dovranno soddisfare determinati requisiti, ossia:

  • avere meno di 40 anni;
  • trasferire la propria residenza in provincia di Varese;
  • aver ottenuto un nuovo contratto di lavoro con un’impresa del territorio.

Il bando sarà a disposizione la prossima settimana sul sito di Camera di Commercio di Varese.

Scopo dell’iniziativa

«Con questa misura vogliamo contrastare lo spopolamento, ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e contenere il fenomeno della fuga dei talenti che colpisce noi come il resto d’Italia. Inoltre, la nostra provincia […] deve anche fare i conti con la vicinanza a Milano e al confine svizzero: sicuramente, un fattore che porta ricchezza ma al tempo stesso influisce sul mercato del lavoro» ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello.

L’iniziativa si propone dunque di:

  • Fermare la fuga dei giovani verso le grandi città, offrendo opportunità professionali e incentivi economici.
  • Sostenere le piccole e medie imprese locali, che rappresentano una parte significativa dell’economia provinciale.
  • Promuovere lo sviluppo economico del territorio, creando un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita.

Inoltre, l’iniziativa può comportare un aumento della domanda di servizi e abitazioni, con effetti positivi sul mercato locale.