Centri Estivi, Parte la Corsa ai Bonus. Aiuti da Comuni, INPS ed Enti Bilaterali

Con la fine della scuola, molti genitori si trovano a dover organizzare l’estate dei propri figli. In assenza di un’alternativa, durante le vacanze estive molte famiglie ricorrono ai centri estivi.

Ma i costi associati a queste strutture possono essere elevati. Fortunatamente, esistono diverse iniziative a livello comunale, regionale e nazionale che offrono supporto economico per alleggerire queste spese.

Vediamone alcune.

Bonus Centri Estivi in alcuni Comuni italiani

Diversi comuni italiani hanno attivato programmi di sostegno per le famiglie che desiderano iscrivere i propri figli ai centri estivi.

Bonus centri estivi a Bologna

Il Comune di Bologna ha previsto un contributo fino a 300 euro complessivi per ogni figlio iscritto per le famiglie con un ISEE fino a 35mila euro (i bambini tra tre e 17 anni con disabilità accedono al contributo anche senza un Isee).

Contributi per i centri estivi di Bari

Il Comune di Bari offre contributi settimanali pari a 75 euro per l’iscrizione ai centri estivi riservati ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 25mila euro, con un massimo di 300 euro per quattro settimane (per i minori con disabilità l’ISEE non rileva e il sostegno sale a 150 euro a settimana, con un tetto massimo individuale di 600 euro).

A Firenze il bonus varia in base all’ISEE

Il Comune di Firenze offre un contributo:

  • fino a 200 euro per le famiglie con un ISEE sotto i 20 mila euro;
  • fino a 133 euro per quelle con un ISEE da 20 mila a 40 mila euro;
  • fino a 66 euro per le famiglie con un ISEE superiore a 40 mila euro.

Le iniziative del Comune di Milano

A Milano per i centri estivi comunali scatta un’esenzione per le famiglie in cui ISEE è inferiore a 3 mila euro, con un contributo massimo di 211,7 euro per dieci giorni. Vi si accede tramite graduatoria.

Il bando tiene conto:

  • dell’Isee,
  • del numero dei figli,
  • della presenza di entrambi i genitori lavoratori,
  • di figli disabili.

Bonus Centri estivi a Roma

A Roma sono i singoli Municipi a modulare le tariffe. Nel Municipio XV, per esempio, per i bambini appartenenti a nuclei familiari con un reddito superiore a 10 mila euro è previsto il pagamento diretto di una quota da parte delle famiglie al gestore del Centro ricreativo estivo, che dovrà rilasciare apposita ricevuta, come di seguito specificato:

  • ISEE uguale o inferiore a 10.000,00 € nessuna quota settimanale;
  • ISEE compreso tra 10.001,00 e 15.000,00 € quota settimanale pari a 20 € non frazionabili;
  • ISEE compreso tra 15.001,00 e 20.000,00 € quota settimanale pari a 30 € non frazionabili;
  • ISEE compreso tra 20.001,00 e 25.000,00 € quota settimanale pari a 40 € non frazionabili;
  • ISEE sopra 25.000,00 € quota settimanale pari a 50 € non frazionabili.

Estate Ragazzi a Torino

Il Comune Torino attraverso il progetto «Estate Ragazzi», sostiene le famiglie
con ISEE più basso che possono beneficiare di tariffe ridotte.

Contributi dell’INPS e degli Enti Bilaterali

Oltre agli aiuti provenienti dalle amministrazioni locali, l’INPS offre un bonus centri estivi destinato ai dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione. Questo contributo copre parzialmente le spese per la frequenza di centri estivi diurni in Italia, da giugno a settembre, per figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni.

Il rimborso può arrivare fino a 100 euro a settimana, per un massimo di quattro settimane, e varia in base all’ISEE del nucleo familiare. Il rimborso copre:

  • il 100% dei costi sostenuti per i centri estivi se l’ISEE non supera gli 8 mila euro;
  • il 95% dei costi totali con un ISEE fino a 24 mila euro;
  • il 90% dei costi con un ISEE fino a 32 mila euro del 90%;
  • l’85% dei costi se l’ISEE non supera i 56 mila euro dell’85%;
  • l’80% dei costi senza un ISEE.

Le domande sono aperte fino alle ore 12 di giovedì 26 giugno.

Inoltre, diversi enti bilaterali offrono contributi per i centri estivi. Ad esempio, l’Ente Bilaterale Nazionale per gli studi professionali (E.BI.PRO) offre un rimborso del 30% della spesa documentata per un importo massimo complessivo annuo di 300 euro.

Anche l’EBITER di Modena, per esempio riconosce un contributo che può arrivare fino a 288 per ogni figlio che frequenta i campi estivi. Il consiglio quindi è quello di controllare con attenzioni le agevolazioni messe a disposizione dal proprio ente.