Caldo Record: in 2 Regioni è Vietato Lavorare al Sole dalle 12:30 alle 16:00 fino al 31 Agosto

La Regione Calabria ha emesso una nuova ordinanza per tutelare i lavoratori esposti al caldo estremo. Dal 10 giugno e fino al 31 agosto 2025, sarà vietato svolgere attività lavorativa all’aperto tra le 12:30 e le 16:00 nei settori agricolo, florovivaistico ed edile, ma solo nei giorni in cui il rischio termico è indicato come “ALTO” dal portale Worklimate, progetto sviluppato da INAIL e CNR.

La decisione arriva in risposta alle ondate di calore sempre più frequenti che colpiscono il Sud Italia. Operai edili, braccianti e florovivaisti sono le categorie più esposte al rischio di colpi di calore, disidratazione e malori gravi. L’ordinanza interessa tutto il territorio regionale e si applica alle attività svolte senza protezione dal sole durante le ore centrali della giornata.

Emergenza caldo, misure urgenti in più Regioni: Lazio già attivo, appello in Sicilia

Il provvedimento calabrese arriva a pochi giorni di distanza da un’ordinanza simile firmata dalla Regione Lazio, che ha introdotto divieti analoghi con l’obiettivo di proteggere i lavoratori nei periodi più caldi. Intanto, in Sicilia, i sindacati regionali sollecitano il Presidente Schifani ad adottare misure immediate per evitare nuovi casi di infortuni e decessi tra i lavoratori agricoli e edili.

Le tre regioni meridionali, sempre più colpite dai fenomeni climatici estremi, si trovano a gestire una vera e propria emergenza climatica. Il rischio riguarda in particolare chi svolge attività fisica intensa sotto il sole, con condizioni aggravate da umidità elevata e scarsa ventilazione.

Sanzioni per chi viola il divieto, in arrivo una circolare esplicativa

L’ordinanza calabrese si basa sull’articolo 32 della Costituzione, sullo Statuto regionale e sulla legge 833/1978 in materia di sanità pubblica. Il testo richiama anche l’articolo 650 del Codice penale, che prevede sanzioni amministrative o penali per chi non rispetta le disposizioni dell’autorità.

È prevista a breve la pubblicazione di una circolare regionale esplicativa. Il documento fornirà istruzioni operative a imprese, lavoratori e comuni su come applicare il divieto. Restano esclusi solo gli interventi urgenti e indispensabili per garantire servizi essenziali. I sindaci potranno adottare provvedimenti più restrittivi a livello locale.