Spesso si pensa che la previdenza complementare sia una scelta riservata solo ai lavoratori stabili. In realtà, anche chi lavora nella Scuola con contratto a tempo determinato ha la possibilità di aderire al Fondo Espero, il fondo pensione complementare negoziale destinato al personale scolastico.
Per i cosiddetti “precari della scuola”, l’adesione al Fondo Espero non è obbligatoria, ma è una facoltà consapevole che può portare benefici rilevanti nel medio-lungo periodo, soprattutto per chi accumula più anni di servizio anche con contratti non continuativi.
Chi lavora con contratti a tempo determinato nella Scuola può aderire volontariamente al Fondo Espero. L’adesione deve avvenire esclusivamente attraverso il portale NoiPA, accedendo all’area riservata del dipendente e compilando l’apposita sezione dedicata alla previdenza complementare.
Importante: ad ogni rinnovo di contratto, anche se effettuato nello stesso anno scolastico o nello stesso istituto, il lavoratore deve comunicare l’avvenuta adesione alla propria scuola.
L’adesione ha queste caratteristiche:
Il versamento del TFR non avviene durante la durata del contratto, ma alla scadenza: sarà infatti l’INPS a trasferire il TFR al Fondo Espero invece di erogarlo direttamente al lavoratore, come avviene per chi non ha aderito.
L’adesione al Fondo Espero ha come effetto, alla termine del contratto, la non ricezione del TFR da parte dall’INPS dopo un anno, come accade di norma. Il TFR sarà invece versato immediatamente al Fondo Espero.
Cosa significa questo in concreto?
In questo modo, anche le piccole somme accumulate nel tempo con contratti brevi, diventano capitale previdenziale. Se nel corso degli anni si sommano periodi diversi di lavoro nella scuola, anche non consecutivi, il fondo continuerà a crescere, valorizzando ogni contributo.
Una pensione integrativa anche per chi non è ancora di ruolo
Lavorare a termine non significa dover rinunciare a costruirsi una seconda pensione. Il Fondo Espero ti consente di farlo anche se sei un supplente annuale o un docente incaricato per pochi mesi.
Rendimento del TFR
Lasciare il TFR nel circuito INPS significa, in genere, una rivalutazione minima legata all’inflazione. Nel Fondo Espero, invece, il TFR viene investito nei mercati finanziari, con rendimenti potenzialmente più alti (pur con un minimo margine di rischio).
Versamenti cumulabili nel tempo
Ogni volta che hai un contratto nella Scuola e hai aderito al fondo tramite NoiPA, il TFR maturato viene automaticamente trasferito da INPS a Espero. Questo vale per ogni contratto futuro, anche se intervallato da periodi di inattività.
Più liquidità nel momento della pensione
Alla fine della carriera, ci potrebbe essere una rendita integrativa ben più corposa rispetto al semplice accantonamento di TFR in INPS, che, nel caso dei precari, viene immediatamente speso.
Chi non aderisce al Fondo Espero come lavoratore a tempo determinato:
In sintesi: si mantiene il denaro a disposizione nel breve periodo, ma si rinuncia a un’opportunità di risparmio previdenziale con benefici a lungo termine.
Tuttavia, con stipendi del personale scolastico molto bassi, la rinuncia al TFR sùbito potrebbe comportare scompensi finanziari, per coloro che in questo momento hanno assoluta necessità di liquidità.