Anche i ragazzi e le ragazze maggiorenni, se in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, possono richiedere direttamente l’Assegno Unico Universale, introdotto il 1° marzo 2022 e confermato anche per il 2025. A chiarirlo è l’INPS, che nelle sue FAQ specifica che non è necessario che siano i genitori a presentare la domanda: i giovani dai 18 ai 21 anni possono farlo in autonomia.
L’Assegno Unico è un sostegno economico che spetta per ogni figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni. In caso di disabilità, non ci sono limiti di età. Ma non è detto che la richiesta debba partire dai genitori: anche il figlio o la figlia maggiorenne può presentare la domanda all’INPS, ottenendo il pagamento direttamente sul proprio conto corrente.
La possibilità è attiva ormai da tempo, ma molti giovani non lo sanno. Per questo l’Istituto ha ritenuto opportuno tornare a chiarirlo. Chi ha tra i 18 e i 21 anni, infatti, può presentare domanda autonoma se si trova in una delle condizioni previste dalla legge.
Per ricevere l’assegno anche dopo il compimento della maggiore età, bisogna rientrare in almeno una delle seguenti situazioni:
Se invece il figlio o la figlia ha una disabilità riconosciuta, non è necessario rispettare alcuna condizione aggiuntiva né ci sono limiti di età.
L’importo dell’Assegno Unico nel 2025 varia in base all’ISEE del nucleo familiare:
Clicca qui per conoscere tutti gli importi ufficiali del 2025.
I ragazzi e le ragazze che rientrano nelle condizioni descritte possono presentare domanda in autonomia, direttamente dal portale dell’INPS. Se lo fanno dopo una precedente domanda già inviata dal genitore, quella viene annullata e sostituita da quella del figlio o della figlia.
Per compilare la richiesta è necessario accedere al servizio online tramite uno di questi strumenti:
All’interno dell’area “Assegno Unico”, bisogna selezionare “Nuova domanda come figlio maggiorenne” e inserire le seguenti informazioni:
Se la domanda viene inviata entro il 30 giugno 2025, il pagamento parte dal mese successivo ma con il riconoscimento degli arretrati da marzo (inizio dell’annualità 2025).
Se invece la domanda arriva dopo il 30 giugno, l’assegno parte dal mese successivo alla richiesta (luglio), senza arretrati.
L’ultima conferma importante dell’INPS riguarda il pagamento diretto al figlio o alla figlia maggiorenne che ha presentato la domanda. In questo caso, infatti:
“L’IBAN deve essere intestato al figlio maggiorenne che richiede la prestazione, o essere cointestato”.
Quindi, i soldi arrivano direttamente sul conto del giovane, senza passare per il genitore. Un’opportunità preziosa per molti studenti e lavoratori under 21 che si trovano in situazioni di parziale autonomia economica.
Se hai tra i 18 e i 21 anni e rientri nei requisiti, puoi fare domanda oggi stesso dal sito INPS e ricevere fino anche oltre 100 euro al mese. Ma occhio alla scadenza del 30 giugno per ottenere anche gli arretrati.
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