Un nuovo bonus previdenziale molto innovativo è stato approvato in Trentino-Alto Adige. L’iniziativa punta a costruire fin dalla nascita una posizione di previdenza complementare per i figli, inclusi adottati e affidati.
La misura, inserita nella cornice della Riforma Pensioni 2025, rende il Trentino un modello per tutta Italia. L’obiettivo è promuovere la previdenza sin dalla prima infanzia e stimolare la cultura del risparmio a lungo termine.
Il ddl approvato dal Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige prevede:
300 euro alla nascita, adozione o affidamento del minore; 200 euro all’anno per i successivi 4 anni pagate dalle casse provinciali.
Il contributo è destinato alla previdenza complementare del bambino. Per ricevere i 200 euro annui, è necessario che la famiglia versi almeno 100 euro l’anno nella stessa posizione previdenziale.
Il totale dell’incentivo può arrivare a 1100 euro nei primi anni di vita.
L’incentivo è destinato a:
bambini nati in Trentino-Alto Adige; minori adottati o in affidamento residenti nella Regione.
Non ci sono limiti ISEE. L’unico requisito è la residenza del minore nel territorio regionale.
Il ddl è stato accolto positivamente dalle associazioni familiari e dagli esperti del settore previdenziale. Sottolineata l’inclusione dei minori in affido e adozione.
Per ottenere il bonus è necessario aprire un fondo pensione a nome del minore.
Sono validi:
fondi pensione aperti individuali;
fondi previdenziali riconosciute a livello nazionale o regionale.
La posizione deve essere intestata direttamente al bambino. Il versamento del bonus avverrà sul fondo indicato al momento della richiesta.
I fondi selezionati devono essere iscritti all’Albo dei Fondi Pensione COVIP. Sono ammessi solo strumenti previdenziali conformi alla normativa vigente.
La richiesta va presentata dopo la nascita, l’adozione o l’affidamento.
Sarà possibile farlo online, tramite i portali della Regione, oppure attraverso patronati e sportelli previdenziali. Serve:
codice fiscale del minore; documento che attesti la residenza; dati del fondo pensione attivo.
La famiglia dovrà inoltre garantire i versamenti annuali richiesti per ottenere i bonus successivi.