Non tutti i braccianti riceveranno il pagamento della disoccupazione agricola entro giugno. Per alcuni lavoratori, infatti, l’indennità INPS slitterà a luglio.
Le tempistiche di lavorazione delle pratiche non sono uguali in tutte le sedi territoriali dell’INPS. Infatti c’è chi ha già riscosso l’indennità e chi invece dovrà aspettare il mese prossimo.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo e quando effettivamente verranno accreditate le somme.
Molti braccianti agricoli stanno segnalando che, pur avendo ricevuto l’accoglimento della domanda di disoccupazione agricola 2024, non vedono ancora la disposizione di pagamento nell’area personale sul sito INPS.
Questa situazione è normale per chi ha ricevuto l’esito solo di recente. L’INPS, infatti, non gestisce tutte le pratiche contemporaneamente: le domande vengono lavorate in base alla disponibilità delle sedi territoriali e alle tempistiche interne di caricamento.
Uno degli aspetti meno noti del sistema INPS è che non tutte le sedi provinciali e territoriali lavorano con la stessa velocità. Alcune sedi (soprattutto quelle più piccole o con meno carico) completano l’elaborazione prima e autorizzano i pagamenti già da metà o fine giugno. Altre, invece, devono ancora completare il caricamento nei sistemi interni.
Di conseguenza, c’è chi ha già ricevuto l’indennità e chi invece dovrà attendere i primi giorni di luglio per disporre della somma spettante a titolo di disoccupazione agricola.
Chi ad oggi (fine giugno) non vede ancora il pagamento, dovrebbe riceverlo entro la prima o seconda settimana di luglio, salvo anomalie o richieste di integrazione documentale. L’INPS effettua le disposizioni man mano che le pratiche vengono completate, quindi non è necessario presentare solleciti se la domanda è già stata accolta.
L’anno scorso, per esempio, gli ultimi accrediti della disoccupazione agricola si verificarono intorno alla ventina di luglio inoltrata.
Tuttavia, se entro fine luglio non si visualizza ancora nulla nel Fascicolo Previdenziale, è consigliabile contattare la sede INPS o rivolgersi a un patronato per verificare eventuali problemi.