Rinnovo Metalmeccanici PMI, Fissato Vertice al 2 Luglio: i Sindacati Portano Questo Vantaggio

Mercoledì 2 luglio 2025 Fim, Fiom e Uilm torneranno a sedersi al tavolo per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici della piccola e media impresa, negoziato con Unionmeccanica Confapi. Il contrato è scaduto il 31 dicembre 2024 e la trattativa è ferma dallo scorso marzo.

Lo faranno forti dell’accordo firmato nelle cooperative, dove il nuovo contratto ha garantito 200 euro di aumento salariale e ha superato l’indice IPCA, includendo anche una clausola di salvaguardia per i prossimi quattro anni.

Un precedente importante, che i sindacati vogliono trasformare in leva contrattuale per convincere Unionmeccanica a mettere da parte l’idea di non fissare un aumento salariale certo nel rinnovo del contratto.

Unionmeccanica isolata: il tavolo PMI parte senza il Ministero

La convocazione di Unionmeccanica è arrivata solo in questi giorni, dopo che il Ministero del Lavoro il 21 giugno scorso non l’aveva inclusa tra i partecipanti al tavolo con le controparti.

Un’assenza pesante, che aveva generato frizioni tra le parti sociali e preoccupazione tra i lavoratori del settore. Le PMI metalmeccaniche, rappresentate da Unionmeccanica Confapi, contano centinaia di migliaia di addetti su tutto il territorio nazionale.

Ora il negoziato può finalmente iniziare. Per i sindacati è il momento di rompere il fronte industriale che si è compattato attorno al rifiuto di concedere aumenti certi. La piattaforma, anche quella inviata a Unionmeccanica, parla di 280 euro di aumento, ma è chiaro che l’accordo delle cooperative diventa un punto di riferimento. Che piaccia o no.

Obiettivo dei sindacati: dividere Unionmeccanica da Federmeccanica

Nel rinnovo del contratto dell’industria, Federmeccanica e Assistal, prime ad aprire il confronto, sono anche state le prime a respingere la richiesta sindacale di 280 euro di aumento.

Unionmeccanica, nel corso dei mesi, si è allineata a quella posizione, rifiutando l’ipotesi di un aumento fisso per i minimi contrattuali. Esattamente come Federmeccanica e Assistal.

L’obiettivo di Fim, Fiom e Uilm per il 2 luglio è chiaro: convincere Unionmeccanica a prendere una strada autonoma, rompere l’asse con gli industriali di Confindustria, e portare a casa un aumento economico strutturale per i lavoratori delle PMI metalmeccaniche. La “chiave” per arrivare – poi – ad un rinnovo con gli Industriali di Confindustria che abbia le stesse condizioni.