Assegno Unico, c’è un Modo per Avere più Soldi Ogni Mese (Ma in Pochi lo Sanno)

Molti beneficiari dell’Assegno Unico non lo sanno, ma esiste un modo per far lievitare l’importo spettante per i propri figli a carico. Si tratta di maggiorazioni specifiche che, se richieste correttamente, possono far salire notevolmente la cifra mensile ricevuta.

Vediamo quali sono, a quanto ammontano e come fare per ottenerle.

Come funziona l’Assegno Unico

L’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie in cui ci sono figli a carico fino a 21 anni o disabili. L’accredito è mensile e viene erogato dall’INPS.

L’Istituto Previdenziale lo calcola prendendo in considerazione vari fattori:

  • l’ISEE,
  • il numero di figli a carico,
  • l’età dei figli a carico.

Più l’ISEE è basso e più alto sarà l’importo in pagamento. Viceversa, più l’ISEE è alto e minore sarà l’importo. Tuttavia non c’è un tetto massimo di ISEE per accedervi, quindi tutti possono averlo se ne fanno richiesta. A patto, come detto, di avere almeno un figlio a carico sotto i 21 anni o disabile.

Anche le maggiorazioni possono influire sull’importo in pagamento. Vediamo quando vengono riconosciute.

Quali maggiorazioni fanno aumentare l’importo dell’Assegno Unico

Le maggiorazioni dell’Assegno Unico sono importi aggiuntivi riconosciuti alle famiglie in determinate condizioni. Si sommano quindi all’importo base in funzione della composizione del nucleo familiare, del grado di disabilità e di altri fattori.

Si ha diritto alla maggiorazione mensile:

  • per i figli successivi al secondo: spettano da 17,20 a 97,70 euro in più al mese, in base all’ISEE;
  • se la madre ha meno di 21 anni spettano 23 euro in più al mese;
  • se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro spettano da 0,10 a 34,40 euro in più al mese, in base all’ISEE;
  • per i figli con disabilità media spettano 97,70 euro in più al mese;
  • per i figli con disabilità grave spettano 109,10 euro in più al mese;
  • per i figli non autosufficienti spettano 120,60 euro in più al mese.

L’allegato 1 alla circolare INPS n. 33 del 4 febbraio 2025 illustra tutti gli importi delle maggiorazioni per fascia ISEE.

Altre maggiorazioni

Hanno diritto a un importo aggiuntivo anche:

  1. i nuclei con figli di età inferiore a un anno: per ciascun figlio di età inferiore a un anno l’importo dell’Assegno Unico calcolato sulla base delle soglie ISEE 2025 è incrementato nella misura del 50% fino al compimento del primo anno di vita del bambino.
  2. i nuclei familiari con almeno tre figli e un ISEE pari o inferiore alla fascia massima ISEE (45.939,56 euro per l’anno 2025): per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, l’importo dell’AUU calcolato sulla base delle soglie ISEE 2025 è incrementato nella misura del 50%;
  3. i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico: prevista una maggiorazione forfettaria pari a 150 euro.

È prevista infine una maggiorazione transitoria (per i mesi di gennaio 2025 e febbraio 2025), ossia una compensazione su base mensile dell’eventuale perdita rispetto al regime previgente. Spetta ai nuclei con ISEE non superiore a 25.000 euro che nel corso del 2021 hanno effettivamente percepito l’Assegno al nucleo familiare (ANF) in presenza di figli minori.

Come ottenere le maggiorazioni

Le maggiorazioni degli importi dell’Assegno Unico previste dalla norma non sono tutte automatiche. Per alcune tipologie, infatti, occorre compilare e/o spuntare l’apposito campo all’interno della domanda.

I casi in cui, per ottenere la relativa maggiorazione, occorre fare specifica dichiarazione, compilando gli appositi campi sono i seguenti:

  • presenza di figlio disabile nel nucleo familiare;
  • entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro;
  • avere un ISEE non superiore a 25.000 euro e che nel corso del 2021 il nucleo familiare ha percepito l’Anf in presenza di figli minori;
  • presenza nel nucleo familiare, secondo le regole ISEE, di eventuali ulteriori figli a carico non beneficiari dell’Assegno Unico.