Buone notizie per chi da mesi attende una risposta dall’INPS riguardo il Bonus Nuovi Nati: le domande stanno finalmente avanzando.
Dopo settimane di silenzio e attese indefinite, molti utenti segnalano che le pratiche risultano ora in lavorazione e, in alcuni casi, già in pagamento. Si tratta di un importante passo in avanti per le famiglie che nel 2025 si sono allargate.
Vediamo tutti i dettagli.
Dopo un lungo periodo di attesa, l’INPS ha avviato le lavorazioni per le domande del Bonus nuovi nati 2025, un contributo una tantum da 1.000 euro destinato alle famiglie con figli nati nel corso di quest’anno.
Il bonus era stato annunciato a inizio anno, ma molti utenti segnalavano da mesi l’assenza di aggiornamenti sul proprio Fascicolo Previdenziale. A partire dalla seconda metà di giugno e ora a luglio, la situazione si sta finalmente sbloccando. Ecco la conferma:
Come si evince dalla foto, attualmente l’INPS sta procedendo con la verifica dei requisiti dichiarati in fase di domanda. Si tratta di controlli legati principalmente:
In alcuni casi, gli utenti segnalano di aver trovato la dicitura “in erogazione”. Questo significa che la domanda è stata approvata e che l’erogazione dell’importo è in corso.
INPS non ha comunicato le tempistiche per l’accredito. Tuttavia, avendo già disposto i pagamenti, è lecito aspettarsi l’erogazione entro le prime settimane di luglio 2025, a seconda della data di lavorazione della pratica e di presentazione della domanda.
Per verificare lo stato della domanda occorre accedere al portale dell’INPS con SPID, CIE o CNS entrare nel Fascicolo previdenziale del cittadino e controllare la sezione Prestazioni – Pagamenti.
INPS ha avviato da poco le lavorazioni del Bonus Nuovi Nati, quindi non bisogna allarmarsi se la domanda ancora risulta ferma. Se l’istanza risulta in stato “acquisita” o “trasmessa”, non è necessario rifarla: l’INPS sta procedendo in ordine cronologico o secondo priorità territoriali.
Tuttavia, è importante verificare che:
Eventuali anomalie possono essere risolte contattando direttamente l’INPS.