Brutte notizie per molti operai agricoli: la tanto attesa indennità di disoccupazione agricola, che solitamente arriva a giugno, potrebbe subire ritardi fino ad agosto o addirittura settembre.
Nonostante l’INPS abbia già avviato le prime disposizioni, non tutti riceveranno il pagamento in tempi brevi. Qualche beneficiario ha deciso di rivolgersi all’INPS per avere delucidazioni in merito.
L’INPS ha avviato i pagamenti della disoccupazione agricola 2025 dalla decina di giugno, in linea con quanto avviene ogni anno. I braccianti, infatti, sanno che in estate riscuotono l’indennità.
L’erogazione procede però in maniera scaglionata, a seconda della sede territoriale che gestisce le domande: alcuni operai agricoli hanno già ricevuto l’accredito, altri sono ancora in attesa. Diversi beneficiari, infatti, segnalano il mancato accredito nonostante la domanda sia stata accolta. Questo ritardo è dovuto al diverso carico di lavorazioni tra le sedi INPS: alcune istruiscono e pagano già a giugno, altre soltanto a luglio.
In pratica:
Vediamo il perché di questa seconda casistica.
Una parte di coloro che ancora non ha ricevuto l’accredito della disoccupazione agricola ha deciso di rivolgersi all’INPS. La risposta dell’Istituto non ha tardato ad arrivare:
Come fatto sapere dall’INPS, “per procedere alla definizione delle istanze di disoccupazione agricola è necessario attendere il consolidamento degli elenchi con le giornate lavorate nell’anno precedente“. L’utente in esempio, pertanto, dovrà ricontattare la sede a partire dal mese di agosto, quando l’operazione di consolidamento si sarà conclusa.
Il pagamento della disoccupazione agricola è infatti strettamente legato agli elenchi agricoli provinciali, contenenti, oltre ai dati anagrafici, anche il numero di giornate effettivamente lavorate dal bracciante. Sulla base di queste, INPS effettua il calcolo per stabilire l’importo da pagare.
Il numero di giornate lavorate è quindi fondamentale per stabilire l’ammontare della disoccupazione agricola e il consolidamento degli elenchi con le giornate lavorate nell’anno precedente è un passaggio fondamentale per accedere alla prestazione.
Come visto, l’invito dell’INPS è quello di ricontattare l’Istituto a partire dalla seconda metà di agosto, qualora non si abbia ancora ricevuto il riscontro della domanda di disoccupazione agricola. Alcuni pagamenti, quindi, potrebbero avvenire non prima di settembre.
I motivi principali dietro i ritardi possono essere:
Per essere costantemente aggiornati e verificare la data di accredito è bene consultare il proprio Fascicolo Previdenziale sul sito dell’INPS.