Con l’arrivo del mese di luglio, molti dipendenti pubblici iniziano a controllare il cedolino NoiPA per verificare l’importo dello stipendio e, soprattutto, per scoprire se sia presente il tanto atteso rimborso del modello 730. Ma come funziona questo processo? Chi lo riceve a luglio e quali sono i tempi e le modalità previste per l’accredito?
Il rimborso 730 è il risultato del conguaglio fiscale tra imposte dovute e imposte versate durante l’anno precedente. In pratica, quando si presenta la dichiarazione dei redditi (modello 730), si calcola l’effettiva tassazione da applicare sul reddito annuo. Se il contribuente ha versato più del dovuto, riceve un rimborso; se invece ha versato meno, vedrà una trattenuta.
Il mese di luglio è tradizionalmente quello in cui NoiPA inizia a erogare i rimborsi autorizzati entro il 30 giugno dall’Agenzia delle Entrate.
Gli amministrati NoiPA che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei devono aver scelto NoiPA (DAG-DSII) come sostituto d’imposta. In questo caso, il rimborso appare direttamente nel cedolino dello stipendio di luglio, aumentando così l’importo netto ricevuto.
In caso di errore nell’indicazione del sostituto d’imposta, il conguaglio non viene applicato.
Non tutti i dipendenti pubblici ricevono il rimborso 730 a luglio. Per visualizzare l’accredito nel cedolino, devono essere rispettate alcune condizioni fondamentali:
Se il rimborso 730 non appare nel cedolino di luglio, ecco alcune delle possibili motivazioni:
Chi non riceve il rimborso con il cedolino ordinario di luglio, può riceverlo con l’emissione speciale del medesimo mese oppure nei mesi successivi. La tempistica di erogazione dipende direttamente dalla data di trasmissione della dichiarazione da parte del CAF o del professionista incaricato.