Le famiglie che nel mese di luglio 2025 non riceveranno la mensilità ordinaria dell’Assegno di Inclusione per via della sospensione prevista dalla legge, hanno comunque diritto al pagamento degli arretrati.
L’accredito è previsto per metà mese. Vediamo cosa c’è da sapere.
L’Assegno di Inclusione è una misura nazionale di sostegno economico rivolta ai nuclei familiari in condizione di fragilità economica e sociale. È stato introdotto a gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.
Spetta ai nuclei:
Nel mese di luglio 2025, molti percettori dell’Assegno di Inclusione riscontreranno una sospensione temporanea dell’accredito. Questa sospensione è prevista dalla legge e colpisce tutte le famiglie che hanno già riscosso 18 mensilità.
Quindi, tutti coloro che percepiscono l’AdI ininterrottamente da gennaio 2024 (mese in cui è entrato in vigore) a luglio incapperanno nella sospensione del sussidio.
Tuttavia, ad essere sospesa sarà solo la mensilità ordinaria. Ciò significa che gli arretrati saranno pagati.
Gli arretrati sono somme maturate nei mesi precedenti che INPS non ha liquidato a tempo debito. Possono riguardare:
Si tratta quindi di somme dovute, che spettano anche a chi non ha riceverà l’accredito ordinario di luglio. La sospensione del mese in corso, infatti, non blocca gli importi arretrati.
La data da segnare sul calendario è il 15 luglio 2025. È in quel giorno che l’INPS inizierà a erogare gli arretrati dell’Assegno di Inclusione, anche per i beneficiari che hanno avuto la sospensione temporanea del mese in corso.
Il pagamento sarà visibile nel Fascicolo previdenziale del cittadino, accessibile tramite SPID, CIE o CNS sul sito INPS.