La prescrizione dei crediti retributivi è un tema delicato nel settore scolastico. Spesso, insegnanti e personale ATA scoprono troppo tardi che gli arretrati maturati nel corso degli anni non sono più esigibili a causa della prescrizione. In questi casi, sorge spontanea una domanda: si possono chiedere i danni alla Scuola?
Vediamo nel dettaglio la normativa, le condizioni in cui si può richiedere un risarcimento, e quando invece ciò non è possibile.
La prescrizione è l’istituto giuridico che stabilisce un termine oltre il quale non è più possibile far valere un diritto. Per quanto riguarda i crediti da lavoro subordinato nel pubblico impiego, la prescrizione è di cinque anni.
In ambito scolastico, ciò riguarda:
La prescrizione decorre dal momento in cui il diritto è esigibile, ma ci sono situazioni particolari. La Corte di Cassazione a Sezioni Unite (sent. n. 20606/2020) ha stabilito che, se il dipendente è ancora in servizio, la prescrizione decorre solo dalla cessazione del rapporto di lavoro, per evitare disparità tra pubblico e privato.
Tuttavia, nella pratica, molti dirigenti scolastici non applicano correttamente questo principio. Spesso ignorano le richieste, oppure comunicano in modo errato le scadenze, portando il personale a perdere crediti importanti.
Per poter chiedere un risarcimento danni per la perdita di crediti prescritti, è necessario dimostrare che la scuola (o l’amministrazione) abbia avuto un comportamento illecito o gravemente negligente.
I casi in cui ciò è ipotizzabile includono:
Per configurare una responsabilità civile, è necessario provare tre elementi fondamentali:
Una strategia efficace per evitare la prescrizione è quella di interromperla tramite atti formali. La legge consente di interrompere il decorso del termine attraverso:
Ogni volta che si produce un documento con data certa che richiama il credito da tutelare, il termine prescrizionale ricomincia da capo.
Ecco una tabella che riassume i principali strumenti di interruzione della prescrizione:
Se ti accorgi che i tuoi arretrati sono ormai prescritti, non tutto è perduto. Potresti valutare l’azione per danno da comportamento omissivo.
Cosa serve per procedere:
In questi casi, l’avvocato può agire non per recuperare direttamente gli arretrati, ma per ottenere un risarcimento equivalente, come danno patrimoniale.
Occorre comunque una valutazione legale molto rigorosa, perché: