Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha previsto un Bonus Docenti che hanno garantito la continuità didattica ai propri alunni negli ultimi tre anni scolastici. In questo articolo analizziamo tutti i dettagli: requisiti, modalità di richiesta, scadenze e impatto pratico per gli insegnanti.
Il Bonus Continuità Didattica è una misura prevista dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per valorizzare l’impegno dei docenti di ruolo che hanno assicurato la presenza stabile nella stessa scuola per almeno un triennio scolastico (2021-22, 2022-23 e 2023-24). L’iniziativa nasce per promuovere la stabilità educativa, fondamentale per la crescita e il rendimento degli studenti.
La misura è inserita all’interno di un piano più ampio di riconoscimento delle competenze professionali dei docenti, in linea con il DM n. 242/2024 e la recente contrattazione d’istituto che ne ha definito i criteri applicativi.
Possono presentare domanda i docenti a tempo indeterminato che soddisfano due condizioni fondamentali:
Attenzione: anche un solo anno di mobilità annulla il diritto al bonus.
I docenti in possesso dei requisiti devono:
La domanda ha valore di autodichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, e ogni falsa dichiarazione può comportare sanzioni civili e penali.
L’importo non è fisso, ma sarà definito in base a:
Sebbene non sia ancora indicato l’importo esatto, si prevede che possa variare tra 200€ e 500€ netti, a seconda del numero di aventi diritto e dei fondi assegnati al singolo istituto.
Questa iniziativa non è solo un riconoscimento economico, ma rappresenta un valido incentivo alla stabilità del corpo docente. La continuità didattica è spesso sottovalutata, ma studi dimostrano che essa:
Inoltre, per i docenti stessi, questo bonus rappresenta un primo segnale di attenzione da parte del Ministero, aprendo la strada a futuri sistemi premianti legati alla carriera.