Luglio è un mese cruciale per moltissimi dipendenti della Pubblica Amministrazione. Con l’emissione ordinaria dello stipendio NoiPA, che ha come data valuta il 23 luglio 2025, si aggiunge anche l’emissione urgente dei modelli 730 tardivi. Questo comporta, per una parte significativa del personale, un doppio accredito sul conto corrente, ognuno corredato da un cedolino distinto.
Rispetto ai mesi precedenti, l’incremento maggiore degli stipendi riguarda i beneficiari del taglio del Cuneo Fiscale, corrisposto sotto forma di bonus per i redditi inferiori a 20 mila euro e di ulteriore detrazioni per quelli superiori fino alla soglia dei 40 mila euro.
Un’altra novità del mese è l’aumento dell’indennità vacanza contrattuale di un ulteriore 0,4% per tutti gli stipendi a titolo di acconto del contratto 2025-2027.
Il 23 luglio 2025 non è solo la data dell’accredito dello stipendio ordinario: è anche il giorno fissato da NoiPA per l’emissione urgente dei modelli 730 tardivi.
Questa emissione riguarda quei dipendenti che hanno inviato la dichiarazione dei redditi tra il 30 giugno e la prima decade di luglio ma dopo la chiusura della prima finestra ordinaria. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate ha trasmesso i risultati della dichiarazione direttamente a NoiPA, che provvede a:
I rimborsi o le trattenute saranno indicati in un cedolino separato rispetto a quello ordinario dello stipendio, e avranno la stessa data valuta del 23 luglio. Questo significa che chi ha presentato un 730 tardivo vedrà due distinti accrediti sul conto e due diversi cedolini NoiPA da consultare. Per chi ha invece ha avuto il modello 730 validato entro prima dell’emissione di luglio, il conguaglio è presente nel cedolino ordinario.
Gli stipendi ordinari e i rimborsi del 730 sono stati trasmessi da NoiPA con valuta 23 luglio 2025. Tuttavia, il buon esito dell’accredito dipende anche dagli istituti bancari.
In base alla normativa SEPA, le banche hanno tempo fino alle ore 24:00 del giorno 23 per completare l’accredito. Fino a quel momento, non c’è motivo di allarmarsi se l’importo non risulta ancora disponibile.
Nel caso in cui, trascorse le 24 ore, lo stipendio non sia stato accreditato, è necessario contattare l’ufficio competente per il trattamento economico oppure verificare tramite la piattaforma NoiPA se il cedolino risulta correttamente emesso e contabilizzato.
In rari casi, il cedolino NoiPA può risultare visibile e contabilizzato, ma l’accredito può essere bloccato dalle Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS). Questo accade in presenza di:
In queste situazioni, le RTS hanno facoltà di comunicare alle banche il blocco del pagamento, anche se NoiPA ha già completato l’emissione. Il controllo incrociato con gli archivi amministrativi può richiedere alcuni giorni.