Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha attivato un’importante novità attesa da tempo dal personale scolastico: la messa in esercizio di un nuovo prospetto in cooperazione applicativa per la liquidazione delle sentenze riguardanti il pagamento della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e del Compenso Individuale Accessorio (CIA) nei confronti dei supplenti brevi e saltuari.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le sentenze a favore di supplenti brevi e saltuari, spesso esclusi da voci retributive essenziali come RPD e CIA. La giurisprudenza, anche grazie all’intervento di sindacati e legali specializzati, ha stabilito che queste voci devono essere riconosciute anche a chi ha lavorato per brevi periodi, in quanto componenti fisse della retribuzione.
Fino a oggi, però, la liquidazione di queste somme risultava complessa, rallentata da limiti tecnici, gestionali e mancanza di canali ufficiali per l’erogazione. Con il nuovo prospetto, tutto cambia: il sistema NoiPA sarà finalmente in grado di gestire direttamente queste liquidazioni.
Il nuovo prospetto si basa su una cooperazione applicativa tra MIM e MEF, integrata all’interno della piattaforma NoiPA. Questo significa che:
Il pagamento avviene con le stesse modalità delle liquidazioni delle spettenze relative ai supplenti brevi e saltuari (emissione speciale NoiPA), previa autorizzazione della scuola.
Un elemento importante da sottolineare è che NoiPA non gestisce il pagamento degli interessi legali e della rivalutazione monetaria eventualmente previsti dalle sentenze. Questo perché tali voci non rientrano nelle competenze della piattaforma, in quanto non sono spese fisse e continuative.
In questi casi:
Uno degli aspetti tecnici più significativi del nuovo sistema è il rispetto del principio di competenza. In ambito retributivo e previdenziale, in caso di applicazione di una sentenza, gli importi vanno imputati all’anno in cui sono maturati, non a quello in cui vengono materialmente pagati.
Esempio pratico:
La corretta gestione della competenza temporale evita squilibri nel trattamento previdenziale del personale e garantisce che ogni docente riceva quanto dovuto non solo in termini economici ma anche previdenziali.