Proteggere Stipendi e Identità: NoiPA fissa 12 Regole da Osservare

Dopo i recenti casi di furto d’identità e degli stipendiprontamente segnalati da TuttoLavoro24.it NoiPA ha pubblicato il vademecum sulla sicurezza informatica.

Il vademecum è a disposizione dell’utenza e scaricabile cliccando qui. Esso individua 12 buone pratiche concrete, da adottare ogni giorno.

Secondo i dati dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), nel 2024 sono stati registrati 756 attacchi contro la PA, oltre il 50% dei quali dovuti a errori umani. Il problema è quindi molto serio e dipende proprio dai lavoratori del pubblico impiego.

Le minacce non si limitano a singoli eventi: spesso causano danni significativi a servizi pubblici essenziali. Attacchi a ospedali, enti locali e università hanno compromesso infrastrutture critiche, fermato prestazioni sanitarie, bloccato pagamenti e causato la diffusione di dati riservati.

Le 12 buone pratiche NoiPA per proteggersi: la sintesi

Il vademecum propone 12 regole operative da adottare in ogni contesto lavorativo pubblico. Sono azioni semplici ma essenziali:

Sicurezza informatica: una questione di responsabilità quotidiana dei dipendenti

L’aumento degli attacchi dimostra che la cybersecurity non può essere delegata unicamente ai reparti tecnici. Con il vademecum NoiPA vuole evidenziare che ogni dipendente pubblico ha un ruolo diretto nella protezione dei dati e dei sistemi. Il vademecum redatto dall’ACN pone l’accento su un modello a tre livelli:

  • Governance: definizione di regole e processi interni;
  • Tecnologia: uso corretto di strumenti e infrastrutture sicure;
  • Comportamenti: attenzione costante nelle attività digitali quotidiane.

La sicurezza nasce da un equilibrio tra strumenti adeguati e condotte corrette. Anche un gesto semplice — come aprire un allegato email — può causare l’interruzione di servizi pubblici.

Le principali minacce digitali

Molti attacchi iniziano in modo banale. Tra i metodi più comuni si segnalano:

  • Phishing: messaggi ingannevoli che simulano comunicazioni ufficiali;
  • Ransomware: software che blocca i dati e ne chiede il riscatto;
  • Furti di credenziali: accesso non autorizzato a sistemi e caselle email;
  • Uso scorretto dell’IA: condivisione inconsapevole di dati riservati in ambienti non protetti.

Il problema non è solo tecnico: è spesso comportamentale. Una decisione errata può aprire la porta a compromissioni gravi.