Con la busta paga del mese da agosto 2025 un’una tantum da 1.000 euro è in arrivo per i lavoratori a cui si applica il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per la Mobilità – Attività Ferroviarie, firmato il 22 maggio 2025 e ufficialmente validato con il referendum del 4 luglio.
Il referendum consultivo promosso da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie si è chiuso con un’affluenza del 53% e un netto 68% di voti favorevoli. L’esito positivo ha permesso alle organizzazioni sindacali di sciogliere la riserva sull’accordo, attivando così le prime misure economiche a favore dei lavoratori.
Con l’attuazione del contratto, da luglio è già in pagamento la prima tranche di aumento dei minimi tabellari, con decorrenza dal 1° giugno 2025. Il mese di agosto porterà invece l’attesa una tantum da 1.000 euro, pensata per compensare il lungo periodo di vacanza contrattuale dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio 2025.
Il contratto nazionale, che coinvolge oltre 90.000 lavoratori, prevede un aumento medio di 230 euro mensili (livello C1), articolato in tre tranche da qui al giugno 2026. Sono inoltre rivalutate le principali indennità: turni, lavoro domenicale, trasferte, rimborsi e buoni pasto. Per i lavoratori degli appalti ferroviari arriva anche un buono pasto da 7 euro a partire dal 1° gennaio 2026.
Il rinnovo contrattuale non si limita agli aspetti retributivi. Tra le novità figurano l’introduzione della Stop Work Authority, che consente ai lavoratori di sospendere l’attività in caso di pericolo senza subire sanzioni, e la figura del RLS di sito. Sul piano del welfare, spiccano il rafforzamento della previdenza e della sanità integrativa, un nuovo codice di condotta contro le molestie sessuali e permessi più estesi per genitorialità, lutto e assistenza familiare.