Bonus Continuità 500€: Importo Ridotto se i Docenti Beneficiari Sono Troppi

Il Bonus Docenti per la Continuità Didattica rappresenta un riconoscimento economico rivolto agli insegnanti che hanno garantito stabilità didattica nella stessa scuola tra gli anni 2021 e 2024.

L’incentivo, gestito tramite il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), ha un valore stimato fino a 500 euro per beneficiario, ma l’importo effettivo varia in funzione del numero di docenti aventi diritto e delle risorse assegnate alla singola scuola.

Cos’è il Bonus Docenti e a chi spetta

Il bonus è destinato ai docenti di ruolo che non hanno effettuato mobilità o trasferimenti dal 2021/22 al 2023/24 e hanno maturato almeno 480 giorni di servizio effettivo in quel triennio.

Scopo del contributo, infatti, è premiare i docenti che hanno scelto di non cambiare sede scolastica per permettere così da essere una figura di riferimento stabile per gli studenti. L’iniziativa intende sottolineare l’importanza della continuità nel percorso formativo degli alunni, sia riducendo l’instabilità dovuta alla mobilità del personale scolastico sia sostenendo gli insegnanti che restano nelle stesse sedi per più anni consecutivi.

Per questo motivo, anche un solo anno di mobilità annulla il diritto al bonus.

Tuttavia, anche i docenti che sono stati trasferiti per perdita di posto e successivamente rientrati nella stessa scuola durante il periodo considerato possono essere inclusi tra i beneficiari del bonus, in misura proporzionale al servizio effettivamente svolto.

Importo del Bonus: oscilla da 200 a 500 euro

L’importo stimato del bonus varia tra 200 euro e 500 euro netti, ma non è prestabilito. Infatti:

  • Le risorse totali stanziate sono circa 30 milioni di euro, distribuite tra 396 scuole selezionate in base a criteri come dispersione scolastica, livello socio‑economico degli studenti, presenza di alunni stranieri e turn over docente.
  • Ogni istituto riceve un ammontare destinato a tutti i docenti a cui spetta. A seconda del numero di beneficiari interni, l’importo individuale si riduce se ci sono molti docenti che ne hanno diritto.

Questo significa che, a parità di fondo assegnato, se gli aventi diritto sono pochi, ciascun docente potrebbe ricevere una somma vicina al massimo di 500 euro, mentre se sono numerosi, l’importo scende verso i 200 euro.

Perché l’importo varia: il ruolo della contrattazione d’istituto

È la contrattazione d’istituto — ossia l’accordo tra dirigenza e rappresentanze sindacali — a stabilire la ripartizione interna del fondo.

Vengono considerati il servizio realmente prestato, l’effettiva continuità didattica e il numero totale di docenti beneficiari. Di conseguenza l’importo finale è dinamico e su base locale.

Termini per richiederlo

Per accedere al Bonus per la continuità didattica i docenti dovranno compilare un’autodichiarazione e inviarla per mail al proprio istituto scolastico. Nell’oggetto della mail dovrà inserire la dicitura: “Domanda per la valorizzazione della professionalità docente”.

Il modulo da inviare si trova allegato alla circolare ministeriale. Occorre tenere a mente che tale documento ha valore legale, pertanto dichiarazioni false comportano conseguenze civili e penali.

La scadenza indicativa per la presentazione dell’autodichiarazione è stata fissata al 18 agosto 2025, ma ogni scuola può stabilire un termine diverso. Alcuni istituti hanno infatti anticipato o rinviato la data. Per questo motivo è essenziale consultare il calendario ufficiale del proprio istituto.