NoiPA: arriva un Bonus di 40 Euro mensili

Nel 2025 arriva un nuovo contributo economico per le madri che lavorano. Si tratta del Bonus mamme lavoratrici, previsto dal decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95. Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce un sostegno mensile di 40 euro per ogni mese (o frazione) di lavoro svolto.

La misura è pensata per alleggerire il carico economico delle famiglie numerose, con particolare attenzione a chi ha almeno due figli e un’attività lavorativa in corso.

A chi spetta il nuovo contributo da 40 euro

Il Bonus spetta alle madri lavoratrici che rientrano in una di queste due categorie:

  • Donne con almeno due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, oppure autonome o libere professioniste. Il diritto resta attivo fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
  • Donne con tre o più figli, con qualsiasi forma contrattuale, inclusi lavoro autonomo e professionale. In questo caso, il contributo è valido fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

In entrambi i casi è necessario possedere un reddito da lavoro complessivo annuo non superiore a 40.000 euro.

Come viene erogato il Bonus

Il bonus ha una particolarità importante: non concorre alla formazione del reddito e non è soggetto a tassazione o contributi. Insomma è un importo netto a tutti gli effetti.

La somma maturata nel corso dell’anno verrà erogata in un’unica soluzione da INPS nel mese di dicembre. Per ottenerla, sarà necessario inviare una domanda all’INPS. Le modalità operative saranno comunicate dall’Istituto nei prossimi mesi.

Confermato l’esonero contributivo per chi ha 3 figli

Restano in vigore anche nel 2025 le agevolazioni già previste per le madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato.

Fino al 31 dicembre 2026, queste lavoratrici potranno beneficiare dell’esonero del 100% dei contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti), entro il tetto massimo di 3.000 euro annui, pari a 250 euro mensili.

L’esonero resta valido fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 18 anni. Per le lavoratrici pubbliche, sarà NoiPA a gestire l’esenzione, su richiesta dell’interessata e in presenza dei requisiti previsti.