Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il sistema di gestione degli stipendi del personale scolastico, in particolare quello a tempo determinato, ha subito un’importante modifica. La piattaforma NoiPA, utilizzata per l’elaborazione e il pagamento degli stipendi nella pubblica amministrazione, ha introdotto una novità che interessa da vicino docenti e personale ATA supplente: il meccanismo di recupero dei debiti legati alle assenze è cambiato, con effetti diretti sulle prime mensilità retribuite.
Negli ultimi anni, la responsabilità dell’immissione in pagamento dei contratti del personale scolastico, sia a tempo determinato che indeterminato, è passata direttamente alle singole istituzioni scolastiche. La piattaforma NoiPA consente di caricare contratti, gestire variazioni e inserire cessazioni, rendendo autonomi i plessi scolastici nella gestione operativa del personale.
Questa decentralizzazione ha snellito alcune procedure, ma ha anche sollevato problemi legati al carico di lavoro per le segreterie e alla tempistica con cui le informazioni vengono trasmesse e processate, in particolare per il personale precario, il cui rapporto di lavoro spesso si interrompe e riprende nel corso dell’anno.
Il personale a tempo determinato, riceve una retribuzione anticipata. Ciò significa che, in caso di assenze (come malattie o permessi non retribuiti) effettuate dopo l’emissione, si creerà un debito.
A partire dal nuovo anno scolastico 2025/26, NoiPA ha introdotto una modifica che incide direttamente sul portafoglio del personale precario: i debiti per assenze segnalati su un contratto scaduto, verranno recuperati nella prima rata utile, già dal primo mese di retribuzione del nuovo anno scolastico.
Cosa significa in concreto:
Ma c’è anche un rovescio della medaglia: i lavoratori precari potrebbero trovarsi con stipendi più bassi proprio nei primi mesi di incarico, quando hanno già dimenticato dell’assenza effettuata.
Le assenze segnalate dalle scuola riguardano gli assegni accessori di docenti e ata e in particolare: