Troppi 9€ l’ora ai Lavoratori: Meloni si oppone alla Legge regionale della Toscana

Per il Governo 9 euro l’ora ai lavoratori sono troppi. Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana che premia, nelle gare pubbliche ad alta intensità di manodopera, le imprese che pagano almeno 9 euro lordi l’ora.
Secondo il governo guidato da Giorgia Meloni, questa norma violerebbe la disciplina nazionale sulla tutela della concorrenza. La logica dell’esecutivo è chiara: garantire stipendi più alti sarebbe una distorsione del mercato.

Le critiche dell’opposizione

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, attacca duramente. Sostiene che il governo abbia paura del salario minimo e voglia cancellare il tema dal dibattito pubblico. Ricorda che molte famiglie non arrivano a fine mese tra bollette alte e salari bassi.
Schlein promette di rilanciare in Parlamento la legge di iniziativa popolare già sostenuta da oltre centomila firme.

Fratoianni: “La destra blocca chi difende i lavoratori”

Critico anche Nicola Fratoianni, di Alleanza Verdi e Sinistra. Secondo lui, se la norma avesse favorito banche o compagnie energetiche, il governo non avrebbe mosso un dito. Ma di fronte a una misura che tutela i più deboli, l’esecutivo interviene subito per fermarla.
Per Fratoianni si tratta di un segnale politico preciso: la priorità non sono i lavoratori, ma gli interessi di chi già è forte.

Conflitto tra Stato e Regioni

L’impugnazione della legge toscana sul salario minimo non è un caso isolato. Negli ultimi mesi l’esecutivo ha contestato altre norme regionali su temi sensibili.
Ora sarà la Corte Costituzionale a decidere. La domanda è semplice: premiare chi paga stipendi dignitosi è davvero un ostacolo alla concorrenza, o è un principio da difendere?