Buoni Pasto, dal 1° settembre 2025 commissioni al 5%

Dal 1° settembre 2025 scatta una novità importante per i buoni pasto: anche nel settore privato le commissioni applicate dalle società emettitrici non potranno superare il 5% del valore nominale. Lo stabilisce l’articolo 37 della Legge n. 193/2024 (Legge Concorrenza 2023).

Fino ad oggi il limite riguardava solo la Pubblica Amministrazione, mentre nel privato le commissioni arrivavano anche al 17-18%. Ora le regole diventano uguali per tutti.

Più esercizi convenzionati per i lavoratori

Il taglio alle commissioni dovrebbe incentivare più bar, ristoranti e supermercati ad accettare i buoni pasto, anche quelli che li avevano esclusi per i costi elevati. Per i dipendenti questo significa una rete di spesa più ampia e meno rifiuti al momento del pagamento.

L’aumento della spendibilità è uno degli effetti attesi più rilevanti, soprattutto per chi utilizza i ticket ogni giorno.

Adeguamento contratti e validità buoni

Dal 1° settembre 2025 tutti i contratti tra esercenti e società emettitrici dovranno rispettare il tetto del 5%, inclusi tutti i costi (Pos, manutenzioni, servizi aggiuntivi). I buoni già emessi con vecchie condizioni resteranno validi fino al 31 dicembre 2025.

Per i lavoratori, la fase di transizione non comporterà cambiamenti immediati, ma dal 2026 tutti i ticket seguiranno le nuove regole.

Pos gratuiti e no ai costi extra obbligatori

Le società emettitrici sono tenute a fornire gratuitamente il Pos o strumenti equivalenti. Gli esercenti non sono obbligati ad aderire ai “Pos unici” proposti da terze società, che spesso prevedono costi di oltre 250 euro l’anno.

Per i dipendenti questo significa che, a regime, il buono pasto dovrebbe essere più facile da spendere, con meno barriere all’accettazione e maggiore tutela del potere d’acquisto.