Nella mattina del 5 agosto 2025 TuttoLavoro24.it ha dato l’annuncio che NoiPA avrebbe probabilmente provveduto alla liquidazione di arretrati per il comparto Scuola. La notizia, ora confermata, è stata data – come spesso accade – in ESCLUSIVA dal nostro giornale, sempre ben informato sull’andamento dei pagamenti riguardanti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
Alcuni docenti e personale Ata ci hanno mandato gli screenshot dell’emissione e, anche senza la descrizione del pagamento è facile supporre il fatto che alcune istituzioni scolastiche italiane hanno proceduto alla liquidazione delle economie residue del FIS. Si tratta di somme già disponibili e maturate nel corso dell’anno scolastico 2024/2025, riconosciute a titolo di compensazione per attività aggiuntive svolte dal personale docente e ATA. Questa modalità non rappresenta un privilegio, bensì l’esercizio di un diritto previsto dalla contrattazione integrativa di istituto.
Il Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS), come previsto dal CCNL Scuola, è destinato a retribuire prestazioni aggiuntive svolte dal personale docente, educativo e ATA. Quando una parte delle risorse stanziate non viene utilizzata entro l’anno scolastico, si genera un residuo contabile, detto “economia del FIS”.
Queste economie non sono risorse discrezionali della dirigenza, bensì risorse già stanziate e spettanti ai lavoratori, rimaste non assegnate per ragioni organizzative, assenze o rinunce. Esse devono essere redistribuite secondo modalità e criteri definiti in sede di contrattazione integrativa d’istituto.
Sebbene i nuovi fondi FIS per l’anno scolastico 2025/2026 non siano ancora stati accreditati al 5 agosto, alcune scuole hanno ritenuto opportuno procedere alla liquidazione delle economie residue grazie a disponibilità finanziaria già presente in bilancio. Questa operazione è legittima purché:
La prassi non è universale: molte scuole preferiscono attendere l’accredito completo del nuovo stanziamento prima di procedere a una liquidazione unica.
Le economie possono essere destinate esclusivamente a compensare prestazioni aggiuntive effettivamente svolte e documentate:
La liquidazione anticipata riguarda solo le voci regolarmente rendicontate e già maturate entro l’anno precedente.
Anche se modesti, questi importi sono frutto di lavoro svolto e pertanto spettano per diritto, non sono premi o bonus discrezionali.