Docenti e ATA in Assegnazione Provvisoria: lo Stipendio Potrebbe Diminuire

Passare temporaneamente da un ordine di scuola a un altro, in Assegnazione provvisoria oppure cambiare profilo professionale (ad esempio da collaboratore scolastico ad assistente amministrativo o tecnico, o ancora da insegnante di infanzia a docente di scuola secondaria), può comportare una variazione dello stipendio, spesso al ribasso per Docenti e ATA.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa accade al trattamento economico dei docenti e del personale scolastico quando si opta per un’Assegnazione provvisoria con contratto a tempo determinato, mettendo in luce i rischi, le possibili perdite e i pochi vantaggi che tale scelta può comportare.

Assegnazione provvisoria: cosa significa per lo stipendio

L’assegnazione provvisoria non va confusa con il trasferimento definitivo. Si tratta, infatti, di un provvedimento che permette al personale della scuola di svolgere servizio, per un periodo limitato (di norma un anno scolastico), in una sede diversa rispetto a quella di titolarità o addirittura in un ordine di scuola differente.

Il punto critico riguarda il contratto: quando si accetta un’assegnazione provvisoria che comporta un cambio di profilo o di ordine di scuola, si firma un contratto a tempo determinato con il dirigente scolastico. Ciò significa che la retribuzione non rimane quella del posto di ruolo originario, ma viene calcolata sulla base della qualifica effettivamente svolta.

In altre parole, chi passa a un diverso profilo professionale deve essere consapevole che non avrà diritto a mantenere lo stesso stipendio.

Anzianità non riconosciuta: lo scatto che si perde

Uno degli aspetti più penalizzanti riguarda il mancato riconoscimento dell’anzianità economica maturata.

Normalmente, lo stipendio dei docenti e del personale ATA cresce con il passare degli anni grazie alle fasce retributive. Tuttavia, nel caso del contratto a tempo determinato firmato per l’assegnazione provvisoria, questi l’anzianità economica si blocca.

Il dipendente percepirà lo stipendio iniziale della qualifica svolta, indipendentemente dagli anni di servizio accumulati nella qualifica di titolarità.

Trattenute previdenziali più alte e revoche di contributi

Un altro aspetto spesso sottovalutato riguarda le trattenute previdenziali.

Per il personale con contratto a tempo determinato, le trattenute sono più elevate, perché calcolate sul 118% invece che sul 100% rispetto a chi è in ruolo. Ciò significa che ogni mese il netto in busta paga risulta leggermente ridotto.

La buona notizia è che, in sede di conguaglio previdenziale di febbraio, i contributi pagati in eccesso vengono restituiti. Tuttavia, questo comporta che il lavoratore debba sopportare per diversi mesi un minor reddito mensile, con un effetto negativo sulla gestione delle spese correnti.

Un’eccezione importante riguarda i docenti della scuola primaria e dell’infanzia che optano per un’assegnazione provvisoria nella scuola secondaria: in questo caso non viene applicata la ritenuta ENAM, pari allo 0,8% dello stipendio base. Tale risparmio, tuttavia, non è sufficiente a compensare le altre perdite derivanti dalla mancata anzianità e dalle trattenute più elevate.

Conviene davvero l’assegnazione provvisoria?

La domanda finale che molti docenti e ATA si pongono è se convenga o meno richiedere un’assegnazione provvisoria.

Da un punto di vista strettamente economico, la risposta è no:

  • lo stipendio tende a diminuire;
  • l’anzianità maturata non viene riconosciuta;
  • le trattenute previdenziali sono più alte;
  • eventuali bonus collegati al contratto a tempo indeterminato vengono sospesi.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che la scelta di chiedere un’assegnazione provvisoria spesso è dettata da motivazioni personali e familiari molto forti. La possibilità di vivere più vicino ai propri figli, di assistere un genitore anziano o di ridurre i tempi di viaggio quotidiani può valere molto più della perdita economica temporanea.

È quindi una decisione che deve essere valutata caso per caso, bilanciando costi e benefici.