Ogni anno il passaggio di cattedra solleva diversi dubbi tra i docenti: bisogna davvero presentarsi il 1° settembre per la presa di servizio? E soprattutto, occorre ripetere l’anno di prova? La risposta non è sempre immediata e spesso dipende dalle condizioni specifiche.
Vediamo i dettagli.
Innanzitutto ricordiamo che il passaggio di cattedra è un movimento che consente al docente di ottenere titolarità su un’altra classe di concorso, per la quale possiede abilitazione, all’interno dello stesso grado di istruzione.
È possibile richiederlo anche nella stessa scuola di titolarità.
Attenzione però: questo movimento comporta la perdita del punteggio di continuità maturato negli anni precedenti, poiché si interrompe il servizio continuativo nella precedente classe di concorso.
Il docente che ottiene il passaggio di cattedra nello stesso grado di istruzione non deve ripetere l’anno di prova.
Infatti, se l’anno di prova è già stato svolto e superato nel grado di appartenenza non è richiesto un nuovo periodo di formazione e prova.
Diverso è il caso per la presa di servizio. La presa di servizio il 1° settembre è infatti obbligatoria per:
Non devono invece presentarsi il 1° settembre i docenti che mantengono titolarità nella stessa scuola e che hanno regolarmente svolto servizio nel 2024/25, salvo che non siano state convocate attività collegiali (es. Collegio docenti).