Due importanti novità sono in fase di valutazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’ambito della prossima manovra economica. Si tratta di due misure che potrebbero avere un impatto immediato sul potere d’acquisto dei lavoratori e sull’attrattività del welfare aziendale: una riguarda i buoni pasto, l’altra l’indennità di trasferta.
La prima proposta, proveniente dalla senatrice Mancini (Fdi) punta ad aggiornare la soglia esente da tassazione per i buoni pasto elettronici, ferma dal 2020 a 8 euro. Il nuovo limite proposto è di 10 euro, una modifica che punta a sostenere sia i lavoratori sia le imprese.
L’aumento dell’esenzione fiscale avrebbe un doppio effetto positivo:
Secondo i dati dell’Osservatorio Edenred, il buono pasto rappresenta una componente chiave del welfare aziendale e della retribuzione complessiva: nel 2024, le aziende italiane hanno erogato in media 1.000 euro a lavoratore in benefit, spesso proprio sotto forma di buoni pasto. Inoltre, generano valore per lo 0,75% del Pil nazionale.
La seconda misura in esame riguarda l’indennità di trasferta. Questa somma aggiuntiva viene riconosciuta a chi, per esigenze aziendali, deve lavorare per un tempo limitato in una sede diversa rispetto a quella in cui opera abitualmente.
Ad oggi, l’indennità di trasferta è esente da IRPEF e contributi INPS fino a:
Il governo starebbe valutando una rivalutazione dell’importo utilizzando come riferimento l’indice Istat del costo della vita.
L’obiettivo, come fa sapere Il Sole 24 Ore di mercoledì 3 settembre, è portare l’esenzione dell’indennità di trasferta a 131 euro al giorno, rendendo il rimborso più coerente con le reali spese sostenute dai lavoratori in trasferta.
Secondo i promotori, l’aumento della soglia esentasse per i buoni pasto e la rivalutazione dell’indennità di trasferta:
Non si sa ancora se le due misure entreranno a far parte della prossima Legge di Bilancio. Ad oggi, sia l’esenzione fiscale a 10 euro per i buoni pasto elettronici, sia l’aumento dell’esenzione dell’indennità di trasferta a 131 euro, sono allo studio tecnico del MEF. Il loro inserimento dipenderà dalle valutazioni di sostenibilità economica e dal loro impatto sui conti pubblici.