Parte la nuova stagione delle supplenze docenti per l’anno scolastico 2025/26.
Dal 31 agosto al 30 giugno, fino ad avente diritto o temporanee: gli Uffici Scolastici hanno iniziato a distribuire gli incarichi, seguendo disponibilità e preferenze espresse dagli aspiranti.
La procedura è già partita tramite algoritmo.
Facciamo chiarezza sulle varie tipologie di supplenze docenti che gli aspiranti si vedono assegnate.
Sono i posti non assegnati ai ruoli, per due motivi:
Un esempio sono i posti di sostegno della mini call veloce che nessuno degli aspiranti in GPS prima fascia ed elenco aggiuntivo ha richiesto.
Riguardano l’organico di fatto e i posti di sostegno in deroga.
Per stimarne il numero, è utile guardare le pubblicazioni sugli esiti della mobilità annuale: da quei dati vanno sottratti i posti già assegnati a utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Altri posti si libereranno in corso d’anno, ad esempio per:
In questi casi gli incarichi saranno attribuiti tramite algoritmo fino al 30 giugno 2026, con termine ultimo il 31 dicembre 2025. Oltre quella data, i posti liberi saranno coperti con supplenze brevi.
Formalmente non esistono più, perché il CCNL 2018 impone una scadenza al contratto. Di fatto, però, vengono usate in due casi:
Ricordiamo che se un docente accetta una supplenza fino ad avente diritto e nel frattempo vince un concorso nella stessa provincia, mantiene comunque la supplenza iniziale fino alla presa di servizio del vincitore.
Sono gli incarichi disposti direttamente dai Dirigenti Scolastici tramite graduatorie di istituto, per coprire assenze dovute a malattia, maternità o esigenze temporanee. In caso di proroga, possono arrivare fino al termine delle lezioni.