Nel 2025 cresce l’uso della tassa agevolata del 5% sulle mance. Sempre più lavoratori di hotel, bar e ristoranti la dichiarano nel 730: l’importo medio è salito a 1.087 euro, +144 rispetto al 2024.
La flat tax sulle mance sta prendendo piede tra i lavoratori del turismo e della ristorazione. Si tratta di una misura introdotta dalla legge di bilancio 2023 per alleggerire le tasse sulle mance ricevute dai dipendenti di hotel, ristoranti e bar.
Grazie a questa agevolazione, le mance vengono tassate solo al 5%, invece che con le normali aliquote Irpef. Significa che, su una mancia di 1.087 euro, il lavoratore paga solo circa 54 euro di tasse, invece di oltre 400 euro.
La tassa agevolata si applica solo ai dipendenti con redditi entro i 50.000 euro annui e solo se le mance arrivano tramite il datore di lavoro.
Possono beneficiarne anche i lavoratori esterni: quindi non solo i dipendenti diretti delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ma anche i dipendenti di fornitori esterni che operano all’interno delle stesse.
Secondo un’elaborazione del Caf Acli, l’importo medio dichiarato nel modello 730 è salito a 1.087 euro, in aumento rispetto ai 943 euro dell’anno scorso. È cresciuto anche il numero di lavoratori che ha scelto questa opzione: si passa dallo 0,33% dei modelli compilati nel 2024 allo 0,53% nel 2025.
L’incidenza maggiore si è registrata nella provincia autonoma di Bolzano, pari al 3,69% (con un aumento dell’1,54% rispetto al 2023). Seguono la Toscana (0,88%), la Liguria (0,85%) e la Sardegna (0,75%).
L’importo medio dichiarato è pari a 1.087 euro. Le regioni con l’importo medio più alto sono:
Superano i 1.000 euro anche in Lazio, Liguria e Molise.