Lunedì 22 settembre sarà caratterizzato da una doppia protesta nazionale. Sono stati proclamati due scioperi generali che coinvolgono il Comparto Funzioni Centrali e i trasporti. Da una parte scenderanno in campo USB, SGB, CUB, ADL Varese e USI-CIT, con l’adesione della USB PI. Dall’altra, la mobilitazione toccherà il settore ferroviario e il trasporto pubblico locale. Risultato: una giornata di disagi diffusi per lavoratori e famiglie.
I disagi riguarderanno anche coloro che fruiscono i servizi INPS.
Lo sciopero riguarderà anche il personale INPS. Questo significa che chi ha un appuntamento già fissato con un operatore potrebbe trovarsi davanti a rinvii o cancellazioni. Rallentamenti sono possibili anche per chi aspetta disposizioni di pagamento diverse da quelle già automatiche. Attenzione soprattutto a pratiche delicate come pensioni, ricorsi o domande di prestazioni: la lavorazione potrebbe slittare di giorni.
I dipendenti dell’ente previdenziale hanno avuto il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 con l’applicazione degli aumenti a partire da aprile 2025. E ora attendono che vengano adeguati i minimi stipendiali per il triennio 2025-2027.
Un punto fermo riguarda l’Assegno unico figli. L’INPS ha chiarito che i pagamenti già calendarizzati per il 22 settembre non subiranno modifiche. Le procedure di accredito, infatti, sono automatizzate e non dipendono dall’attività quotidiana degli uffici. Le famiglie interessate riceveranno quindi regolarmente la somma spettante, senza alcun rinvio.
Lo sciopero non si limiterà agli uffici pubblici. Per l’intera giornata del 22 settembre si fermeranno anche autobus, tram, metro (previste fasce di garanzia) e linee ferroviarie. Nei trasporti locali sono previsti pesanti disagi nelle principali città, con possibili soppressioni di corse e riduzioni del servizio. Sul fronte ferroviario, i sindacati hanno già segnalato che numerosi convogli regionali e a lunga percorrenza potranno essere cancellati o subire ritardi.