L’Assegno Unico Universale, il sostegno economico erogato mensilmente dall’INPS per i figli a carico, arriverà solo a partire dal 22 settembre. Uno slittamento che pesa — e non poco — su tantissime famiglie italiane. Il problema, infatti, è che le scuole sono già iniziate, e con esse tutte le spese legate al ritorno in classe: zaini, libri, materiale scolastico, abbonamenti ai trasporti, mensa, ecc.
Chi ha figli che iniziano un nuovo ciclo scolastico (passaggio dalle elementari alle medie o dalle medie alle superiori) ha dovuto sostenere costi ancora più alti. E tutto questo senza ancora ricevere l’Assegno Unico di settembre, che in molti contavano di utilizzare proprio per affrontare queste spese.
I pagamenti dell’Assegno Unico relativi al mese di settembre sono appena cominciati: l’arrivo delle somme, infatti, è fissato tra lunedì 22 e martedì 23. A riceverli per primi saranno i nuclei familiari senza variazioni rispetto ai mesi precedenti, ovvero con ISEE invariato e composizione familiare stabile. Chi ha presentato una nuova DSU o ha subito modifiche dovrà attendere ancora qualche giorno.
Ma la data del 22 settembre rappresenta un ritardo anomalo rispetto ai mesi passati. Ad esempio:
Pertanto, i pagamenti di settembre stanno arrivando almeno 4/5 giorni dopo rispetto alla media, proprio in un periodo in cui i soldi servono subito.
Settembre è da sempre uno dei mesi più pesanti sul piano economico per le famiglie. L’inizio della scuola comporta una lunga lista di spese, spesso tutte concentrate in pochi giorni:
Molti genitori avevano programmato di coprire queste spese con l’Assegno Unico, ma purtroppo hanno dovuto far fronte agli acquisti con i propri risparmi.
Il ritardo nei pagamenti pesa ancora di più su chi ha figli che iniziano un nuovo ciclo scolastico: ad esempio chi passa dalle medie alle superiori, dove i costi per i libri sono più alti e la necessità di dispositivi digitali (come tablet o computer) diventa essenziale. E si moltiplicano se i figli sono più di uno.