Novità per gli insegnanti di religione cattolica immessi in ruolo dal 1° settembre 2025: NoiPA ha disposto il pagamento degli stipendi, mantenendo lo stesso importo percepito fino al 31 agosto. L’assegno ad personam, elemento fondamentale della retribuzione dei docenti di religione, sarà determinato successivamente sulla base dei contratti individuali di lavoro.
I pagamenti degli stipendi del mese di settembre 2025 saranno effettuati nel mese di ottobre, con un’emissione speciale, per garantire a tutti i neoassunti di ricevere lo stipendio nonostante i ritardi nelle procedure.
Nei giorni scorsi si era sollevata molta preoccupazione tra i docenti di religione cattolica neoassunti, a causa della mancanza di istruzioni ministeriali chiare sul calcolo dell’assegno ad personam. Le segreterie scolastiche e le Ragionerie territoriali avevano espresso interpretazioni diverse, con il rischio di bloccare i pagamenti.
La decisione di NoiPA di predisporre un’emissione speciale a ottobre, mantenendo le stesse condizioni economiche vigenti al 31 agosto, rappresenta una soluzione temporanea ma efficace. In questo modo, nessun insegnante rimane senza stipendio e si evita che migliaia di famiglie restino prive di entrate in un momento delicato.
Il pagamento avverrà con emissione speciale NoiPA e con lo stesso importo percepito fino al 31 agosto, senza ancora includere l’assegno ad personam.
Questa voce retributiva, che valorizza la progressione economica maturata durante gli anni di precariato, sarà riconosciuta solo in un secondo momento. Quando i contratti individuali di lavoro saranno completati e registrati, le Ragionerie Territoriali aggiorneranno su NoiPA gli stipendi includendo l’assegno ad personam.
L’operazione non darà luogo ad arretrati.
Questa modalità garantisce stabilità economica nell’immediato e al tempo stesso lascia il tempo al Ministero di chiarire le modalità di calcolo a livello nazionale.
La gestione degli stipendi dei docenti di religione aveva creato un conflitto interpretativo a livello territoriale.
La scelta di procedere con un’emissione speciale ad ottobre, mantenendo lo status quo, evita disuguaglianze tra docenti e assicura una linea uniforme su tutto il territorio nazionale.
Dal punto di vista pratico, significa che: