Sono sempre più frequenti le nomine per supplenze docenti in questo nuovo anno scolastico. C’è chi riceve chiamate da GPS o chi ancora da interpello e tutti gli incarichi sono importanti per maturare punteggio tramite il servizio, che come sappiamo può essere specifico o aspecifico.
La distinzione tra servizio specifico e aspecifico è fondamentale per determinare il punteggio che concorre alla posizione in graduatoria in seguito a nomina per supplenze docenti.
Si definisce servizio specifico l’attività svolta sulla stessa classe di concorso o sullo stesso posto per cui si concorre in graduatoria.
Esempio: un docente che ha insegnato Matematica (classe A26) e inserisce quel servizio nella GPS A26, otterrà la valutazione piena prevista dalle tabelle ministeriali.
Il punteggio massimo attribuibile per ogni anno scolastico è pari a 12 punti, calcolati in due punti per ogni mese di servizio (o frazione di almeno 16 giorni),
fino a un massimo di 6 mesi per anno scolastico.
Il servizio aspecifico è invece quello prestato in una classe di concorso diversa da quella in cui si chiede l’inserimento in GPS.
Esempio: un docente inserito in A22 (Italiano alle medie) che abbia lavorato in A12 (Italiano al liceo) dichiara quel servizio come aspecifico.
In questo caso il punteggio riconosciuto è dimezzato: fino a un massimo di 6 punti per anno scolastico, con lo stesso criterio dei 2 punti al mese.
Un discorso a parte riguarda il servizio su posti di sostegno. Questo, se prestato con titolo di specializzazione, è considerato specifico nella GPS di sostegno per il grado corrispondente.
Se invece il servizio è svolto senza titolo, viene valutato come aspecifico nelle GPS posto comune, salvo che il docente non sia inserito nella GPS sostegno dello stesso grado.