Sta per scadere il termine per presentare il modello 730/2025 relativo ai redditi del 2024. Il limite è fissato a martedì 30 settembre: mancano quindi pochissimi giorni per chi vuole trasmettere la dichiarazione dei redditi con il modello semplificato.
Chi non lo presenta in tempo perde l’opportunità di ottenere eventuali rimborsi IRPEF, che l’Agenzia delle Entrate potrebbe accreditare direttamente in busta paga o nella pensione. E per molti lavoratori e pensionati, si tratta di centinaia di euro.
Vediamo cosa c’è da sapere per non perdere questa occasione.
Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi riservata a lavoratori dipendenti e pensionati, e può essere presentato in autonomia online (tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate), con l’aiuto di un CAF o di un commercialista.
Non tutti sono obbligati a presentarlo. Tuttavia, anche in assenza di obbligo, comunicare il proprio reddito all’Agenzia delle Entrate può essere vantaggioso qualora ci siano delle somme da riavere indietro.
La data limite per comunicare i redditi relativi al 2024 è il 30 settembre 2025. Dopo questa data non sarà più possibile inviare il 730 e si potrà presentare solo il modello Redditi Persone Fisiche (entro il 31 ottobre 2025).
Chi ha già compilato e trasmesso il 730, invece, ha diritto (in caso di credito) a ricevere il rimborso IRPEF spettante direttamente nella busta paga o nella pensione, senza ulteriori attese o procedure.
Il grande vantaggio del modello 730 è la semplicità e la rapidità nel ricevere eventuali rimborsi. Se, ad esempio, si sono sostenute spese sanitarie, per l’affitto, istruzione, mutuo o altri costi detraibili, si possono recuperare parte delle imposte già pagate.
Se il contribuente ha un sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), l’importo a credito viene accreditato direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Per i lavoratori dipendenti, sarà quindi visibile nel primo stipendio utile dopo la liquidazione dell’Agenzia delle Entrate.
Il sostituto d’imposta, ricordiamolo, è il soggetto che versa le tasse per conto del contribuente (datore di lavoro o INPS), e funge da tramite tra cittadino e Stato per i rimborsi o i pagamenti delle imposte.
Il modello 730 non serve solo a ottenere rimborsi. In caso di debiti verso il fisco, il conguaglio avviene allo stesso modo ma a parti invertite. Quindi, l’importo da pagare viene trattenuto automaticamente:
In caso di cifre alte, è possibile rateizzare l’importo dovuto.