La carta del docente di 500 euro spetta anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale, come previsto dall’art. 15 del decreto legge n. 69 del 2023 appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, a questi ultimi spetterà limitatamente all’anno in corso: non potranno richiedere una somma equivalente relativa agli anni scolastici precedenti.
Lo ha deciso il giudice del lavoro del Tribunale di Foggia nella sentenza n. 1892 del 26 maggio scorso. Il motivo è semplice e si riconduce alla tipologia di acquisti consentiti con la carta del docente.
Con la carta del docente si possono comprare differenti strumenti e/o servizi che comunque siano utili all’insegnamento, quali pc, tablet, ingressi a cinema e musei ecc. Ma riconoscere agli insegnanti precari una somma equivalente (500 euro) per gli anni passati sottoforma di denaro, e non in carta, consentirebbe agli stessi di spendere la cifra nell’acquisto di beni e servizi privi di ogni attinenza con lo sviluppo della professionalità dell’interessato.
In questo modo si finirebbe per privilegiare i docenti a termine, che potrebbero usare i 500 euro per comprare qualunque cosa rispetto ai docenti di ruolo che, all’opposto, resterebbero vincolati all’acquisto di beni e servizi a finalità scolastiche.
