Dopo l’incontro con il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione per il tentativo di conciliazione – espletato al fine di evitare il ricorso a forme di astensione collettive – i sindacati hanno proclamato lo sciopero per la giornata di lunedì 8 giugno di tutto il personale delle scuole statali.
Al centro dell’insoddisfazione sindacale le inascoltate richieste circa l’attuazione del Protocollo Sicurezza negli Istituti scolastici. I sindacati parlano di “totale assenza di precisi impegni da parte dell’Amministrazione”.
In particolare i sindacati chiedevano il potenziamento degli organici del personale docente e ATA “la cui necessità è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attività in presenza, fissando parametri di distanziamento che imporranno un’articolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni”. Lo stanziamento di risorse adeguate per l’acquisto della “necessaria dotazione di materiali igienico sanitari e di DPI per alunni e personale”.
Oltre a richieste che ormai sono da tempo sui tavoli ministeriali quali:“garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità, rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, provvedere alla messa in sicurezza degli edifici, promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici”.
Senza trascurare il tema del rinnovo contrattuale per il triennio 2019-21 rispetto al quale non vi è alcuna certezza.