Roma, 11 giugno 2020 – “Dati allarmanti che confermano tutte le nostre preoccupazione sull’andamento di una crisi che invoca uno scatto poderoso sul versante degli investimenti, dell’occupazione , della coesione, della politica industriale. C’è una stagione nuova da aprire, una nuova strategia di ripresa e sviluppo che vada oltre le pur necessarie reti difensive costruite in questi mesi con il Cura Italia e il Dl Rilancio”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat sulla produzione industriale. “Al di là di un apparente rallentamento congiunturale della flessione, il dato tendenziale annuo (-42.5%) descrive un crollo degli investimenti e del consumo di beni durevoli, che, se non frenato da adeguati interventi, rischia di cristallizzarsi in una lunga fase di vera depressione. Bisogna agire subito con provvedimenti che, restituendo liquidità alle imprese ed alle famiglie, sblocchino gli investimenti, sfruttando fino all’ultimo centesimo delle nuove risorse europee, facendo ripartire i cantieri sulle infrastrutture materiali e digitali, accelerando la transizione verde, stimolando l’innovazione e la ricerca anche nelle PMI, incrementare e qualificare la domanda pubblica nei settori a più alto fattore di crescita. E poi sostenere le filiere industriali strategiche, dall’automotive all’industria alimentare, dalla chimica alla farmaceutica, dall’informatica alla moda, ai comparti energetici, intervenendo con politiche di settore mirate, che promuovano l’internazionalizzazione. Occorre agire presto e insieme, nella consapevolezza che il confronto con sindacato e imprese è l’unica via per unire qualità d’intervento e velocità decisionale. Serve subito un Patto sociale che metta su binari veloci, equi e stabili il cammino della ripresa”.
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Fonte: cisl.it