Roma, 12 giugno 2020. “Come sindacato delle costruzioni, anche alla luce del recente decreto che riconosce la possibilità di accelerare i cantieri per la messa in sicurezza delle scuole, siamo pronti a fare la nostra parte.” Cosi dichiarano in una nota le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil ricordando che lo stesso fu fatto per i cantieri della ricostruzione post sisma: in pochi mesi furono messe in atto procedure straordinarie, ma sempre nel rispetto della legalità e dei diritti, proprio per consentire la realizzazione di nuovi edifici al fine di garantire la ripresa delle attività educative e didattiche per l’anno scolastico 2017/2018.“ “Siamo anche pronti tramite un protocollo congiunto con ministero dell’Istruzione, Anci e Upi – prosegue la nota – a tenere insieme il rispetto dei contratti collettivi edili e della salute e sicurezza dei lavoratori con le necessarie flessibilità orarie, indispensabili per consegnare in tempi certi lavori ben fatti. Questi accordi – sottolineano – dovranno contenere norme e disposizioni sul rispetto di contratti, sui sub appalti, sulla sicurezza, sulla trasparenza in grado di garantire la dignità e la tutela dei lavoratori edili. Tra gli addetti del settore delle costruzioni c’è un forte senso di responsabilità verso gli studenti, le famiglie, gli insegnanti e tutto il personale scolastico: a settembre si deve poter rientrare in sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado e per la specificità del tema (le scuole appunto) non ci tireremo però indietro e siamo pronti a fare la nostra parte”. I sindacati ricordano poi che secondo il Rapporto di CittadinanzAttiva nelle scuole italiane ci sarebbero stati nel periodo settembre 2018-luglio 2019 circa settanta episodi di crolli e di distacchi di intonaco, che hanno provocato il ferimento di 17 persone, tra studenti e adulti. “Anche per questo occorre intervenire subito, perché le scuole non sono sicure, ed abbiamo richiesto un incontro urgente al ministero dell’Istruzione, all’Associazione dei Comuni e all’Unione delle Province, perché siamo certi che aprire presto i cantieri non voglia dire ovviamente farlo sfruttando i lavoratori dell’edilizia. Rispettare i contratti di settore e le norme sulla sicurezza, invece, vuol dire anche garantire la qualità dei lavori e dei materiali impiegati, oltre che delle stesse stazioni appalti e dei dirigenti scolastici. Lo stesso sistema bilaterale del settore, a partire dai CPT e dagli RLST, è a completa disposizione, secondo quella prassi consolidata di buone relazioni e collaborazione che proprio recentemente ci ha visto sottoscrivere con Anci e Upi l’importante protocollo per il contrasto alla diffusione del Covid”.
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Fonte: cisl.it