Roma, 15 giugno 2020 – “Avremo bisogno di atti riformatori per distribuire le risorse: quindi una vera riforma fiscale, la riforma del sistema sanitario, l’ammodernamento della Pa”. Così la leader della Cisl Annamaria Furlan ai microfoni di Radio 24 evidenziando alcuni dei temi “urgenti” da affrontare in questo momento difficile per il Paese.
“Mi auguro che davvero emergano le questioni vere da affrontare nel nostro Paese” ha detto la leader della Cisl che oggi parteciperà agli Stati Generali. Secondo Furlan, c’e’ bisogno di “un piano complessivo che parte da un presupposto positivo: attraverso l’Europa avremo davvero tante risorse da investire nel Paese, non va sprecato nemmeno un euro. Bisogna darsi obiettivi chiari e precisi. Bisogna capire ognuno di noi quale responsabilita’ deve assumersi: una volta tutto questo si chiamava concertazione, credo che oggi sia assolutamente attuale rispolverare la concertazione per far ripartire il Paese”
“Iniziamo stamattina dopo la relazione del dottor Colao, nei prossimi giorni saranno sentite tutte le parti sociali. E’ un’occasione da non perdere, mi auguro che davvero emergano le questioni vere da affrontare in questo paese”. Ma tanti i temi che le parti sociali metteranno in luce negli incontri coi rappresentanti delle forze politiche, tra questi anche la scuola: “Si contano 200 mila precari – ha ricordato Furlan. Come pensiamo di poter assicurare il diritto alla conoscenza con rapporti di precariato che sono insopportabili dal punto di vista numerico nella nostra scuola? Il tema dell’orario e dell’organizzazione – ha aggiunto – lasciamolo alla contrattazione. Noi iniziamo a ragionare sul fatto che abbiamo scuole fatiscenti, che nel Sud non esiste tempo pieno e che durante il lockdown metà Italia è rimasta esclusa dalle lezioni online perche’ non arriva la banda larga. La scuola – ha concluso – ha bisogno di risorse, di investimenti e di insegnanti che oggi mancano”.
Ha poi sottolineato la necessita’ di prolungare il divieto di licenziamento: “avremo ancora bisogno di sostegno alle imprese, di ammortizzatori sociali e di dare tranquillita’ rispetto ai licenziamenti; se accanto a questo ripartirà l’economia, potremo sperare in mesi meno drammatici”.
Da qui anche la necessità di riformare il sistema degli ammortizzatori sociali “perché siano più esigibili subito, quando ce ne e’ bisogno, e potenziare le risorse dell’Inps”.
“Credo che l’Inps si sia trovato ad affrontare in tre giorni le domande di cig che mediamente si hanno in 5 anni e penso che l’istituto abbia bisogno di un sistema informatico rafforzato ma al tempo stesso credo anche che ci sono troppe tipologie di ammortizzatori sociali con progetti burocratici lenti e ripetitivi. Penso alla cassa in deroga dove la decisione spetta alle regioni, che poi la trasmettono all’Inps, dopodiché l’Inps rinvia alle regioni e dalle regioni di nuovo all’Inps. Con questi processi e’ evidente che si creano ritardi assolutamente insopportabili. Quindi bisogna rafforzare l’Inps a cui tante risorse sono state tagliate in questi anni e riformare gli ammortizzatori sociali. Questo e’ uno dei punti da analizzare in queste giornate”.
E sulla riforma delle pensioni: “La Legge pensionistica e’ da rivedere nel nostro Paese, bisogna tenere conto del proprio percorso di vita, dello stato di salute, della gravosita’ dei diversi lavori”.
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Fonte: cisl.it