Roma, 26 giugno 2020 – “Nella drammatica fase che stiamo attraversando vanno valutate tutte le possibili soluzioni in grado di contribuire a salvaguardare i livelli produttivi, tenendo saldamente ancorate le persone al proprio lavoro. L’ipotesi di alleggerire il carico fiscale sulle aziende in difficoltà che assumono o che non ricorrono alla Cassa integrazione non fa eccezione e merita un approfondimento con le Parti sociali. La proposta va però modulata ed inserita in un pacchetto più complessivo di interventi, che metta in priorità il blocco dei licenziamenti, la conferma di tutti gli ammortizzatori e le indennità Covid per tutto l’anno, la sospensione strutturale dei vincoli legislativi in materia di causali per proroghe e rinnovi per i contratti a termine la cui definizione va affidata alla contrattazione collettiva”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl.
“Il tratto ‘difensivo’ degli ultimi decreti del Governo va confermato e rafforzato. Ma, al contempo, c’è da sciogliere quello che è il vero nodo economico che sta portando giù ordinativi, produzione ed occupazione: l’azzeramento della domanda aggregata. Bisogna assolutamente sbloccare gli investimenti per rilanciare i consumi interni, sgravare i redditi da lavoro e da pensione, riscattare le aree sottosviluppate e le tante marginalità sociali emergenti. Serve, insomma, una strategia di sviluppo organica che veda nella coesione la chiave della ripartenza e non proceda a comparti stagni. Su questa base la Cisl chiede al Governo di avviare quanto prima un confronto stabile e responsabile, verso un nuovo Patto sociale”, conclude Sbarra.
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Fonte: cisl.it