Sull’annosa e spinosa vertenza inerente il mancato riconoscimento dei benefici pensionistici per i lavoratori del settore rotabile ferroviario esposti all’amianto, il Governo a tutt’oggi non ha comunicato una data d’incontro nonostante i nostri continui solleciti.
Siamo stanchi di chiamare e scrivere senza ottenere risposte, né una convocazione! E come noi sono stanchi i lavoratori e le lavoratrici interessati!
In molte città, le Fim, Fiom e Uilm territoriali e le Rsu degli stabilimenti interessati hanno incontrato parlamentari, presentato ordini del giorno consegnati alle Prefetture e promosso diffide di carattere legali nei confronti dell’Inps territoriali e nazionali.
Abbiamo dato ampie disponibilità a svolgere gli incontri a distanza, ma dobbiamo prendere atto che il Ministro del Lavoro e i suoi collaboratori hanno preferito sfruttare la pandemia in atto per tentare di far dimenticare la questione.
Ma non funziona così: le leggi e i diritti che stabiliscono sono per noi argomenti seri e li rivendichiamo con forza e determinazione
Per questo ci rivolgiamo al Ministro del lavoro affinché ci sia una convocazione in tempi brevissimi e visto che le lettere e le telefonate non sono sufficienti, ci troviamo costretti a mobilitarci con un presidio dei lavoratori coinvolti il prossimo 16 luglio presso il Ministero del lavoro a Roma: lo organizzeremo assicurando distanziamento e sicurezza, determinati a ottenere finalmente il riconoscimento dei benefici pensionistici previsti da una legge dello Stato, risalente all’oramai lontano 2016, per lavoratori che sono stati esposti all’amianto.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 2 luglio 2020
Continua a leggere qui
Fonte: fiom-cgil.it