Roma 6 luglio 2020 -“Da tempo denunciamo quanto emerge anche oggi dai lavori di Forum PA rispetto al sottodimensionamento degli organici dei dipendenti pubblici italiani”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.
“Un dato destinato ad incrudirsi a causa di un’età media avanzata che dimostra una disattenzione verso il Paese, fatalmente destinato ad un peggioramento dei servizi. Per 10 anni abbiamo assistito a continui tagli agli organici e alla formazione, e adesso – dopo una pandemia affrontata quasi a mani nude dai nostri professionisti della sanità e della pubblica amministrazione – ci accorgiamo con meraviglia che il sistema non è imploso, come sarebbe stato possibile attendersi, viste le premesse citate.
“Un dato destinato ad incrudirsi a causa di un’età media avanzata che dimostra una disattenzione verso il Paese, fatalmente destinato ad un peggioramento dei servizi. Per 10 anni abbiamo assistito a continui tagli agli organici e alla formazione, e adesso – dopo una pandemia affrontata quasi a mani nude dai nostri professionisti della sanità e della pubblica amministrazione – ci accorgiamo con meraviglia che il sistema non è imploso, come sarebbe stato possibile attendersi, viste le premesse citate.
In una cosa – sia chiaro – non siamo d’accordo su quanto apparso sulla stampa in queste ore: i dipendenti pubblici italiani sono pochi ed anziani, in media, è vero, ma sono tutt’altro che poco qualificati. La migliore comprova sta nei quattro mesi scorsi, fra i più neri della storia repubblicana dove i pubblici dipendenti sono riusciti e continuano ancora a garantire i servizi ed erogare le prestazioni, molto spesso lavorando in condizioni precarie, da casa e con dotazioni proprie. Forse sono male utilizzati, di certo e spesso sotto-inquadrati, mentre ci sono in numerosissimi casi le professionalità già pronte e spendibili con immediatezza nel ciclo produttivo tra i dipendenti che aspettano invano una ri-qualificazione. In questa fase del Paese in cui è manifesta l’alleanza fra i cittadini ed i dipendenti pubblici, il miglior modo per dimostrar concretamente un segnale è quello di aprire subito ad un piano incentrato sulle assunzioni, mettendo a disposizione le risorse per il nuovo contratto di lavoro, utile a dare risposte economiche e professionali nuove e più rispondenti alla sfida che dovremo intraprendere per far ripartire il Paese. La CISL, come da tradizione antica, è sempre pronta ad offrire il suo contributo e la sua esperienza per giungere ad una nuova Italia che, attraverso la “spina dorsale” delle proprie Amministrazioni dislocate su tutto il territorio, sappia favorire la ripresa economica ed offrire così il primo vero baluardo di garanzia dello Stato Sociale”.
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Fonte: cisl.it